La polemica E il Pd approfitta del delitto per attaccare i militari in città

Il Pd pratese approfitta della tragedia per montare una polemica contro i militari in città. Succede anche questo nell’ex roccaforte rossa, da giugno governata dal sindaco Maurizio Cenni (Pdl). «La propaganda e gli spot non producono nessun risultato - dichiara il consigliere regionale del Pd Fabrizio Mattei, primo cittadino dal ’94 al 2004 -. Quello di cui Prato ha bisogno non sono i militari che passeggiano di giorno nel centro storico, ma una presenza capillare delle forze dell’ordine nei punti sensibili della città». Cosa che, per inciso, le giunte di sinistra, compresa la sua, non hanno mai promosso.
Pronta la replica di Riccardo Mazzoni, deputato e coordinatore del Pdl pratese, che nell’esprimere il cordoglio del partito alla vittima accusa: «Ormai si strumentalizza tutto: anche l’omicidio di una squilibrata viene attribuito alla responsabilità del governo. Ma legare la mancata vigilanza all’ospedale nelle ore notturne a una carenza di forze di polizia è scorretto, e strumentale. Quella funzione attiene infatti a un profilo di vigilanza privata che in tutte le aree ospedaliere viene svolta o da personale interno delle Asl o da un Istituto di vigilanza esterna che filtra gli ingressi nelle ore più a rischio». Dunque, «le polemiche alimentate dal Pd, come purtroppo accade sempre più spesso, sono totalmente fuori luogo». Polemiche che non sono mancate neppure tra Asl e questura.

Per il direttore generale dell’Azienda sanitaria locale, Bruno Cravedi, «c’era un impegno ad aumentare la vigilanza da parte degli organi di polizia, al quale non è per ora stato dato seguito». Mentre il questore di Prato Domenico Savi rileva che dovrebbe essere la stessa Asl a provvedere a «filtrare» gli ingressi negli orari notturni.

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