Polemica L’esperto: «Filippo Marinetti grande assente dal percorso dell’Arengario»

Adolfo Wildt, Alberto Savinio, il fratello di Giorgio de Chirico, Gino Rossi, Adriana Bisi Fabbri, Valentino Vago, Sandro Martini, Mario Raciti, Gianfranco Pardi, Lucio del Pezzo, il movimento di arte concreta. Tasselli fondamentali della storia dell’arte del Novecento, opere in possesso delle Civiche raccolte d’arte meneghine ma assenti dall’esposizione del Museo del Novecento. Per non parlare di Filippo Tommaso Marinetti, milanese e padre fondatore del movimento del Futurismo, di cui non è esposta nemmeno un’opera all’Arengario.
«Ma come è possibile? - si chiede Luigi Sansone uno dei maggiori esperti del Futurismo in Italia.

Come si fa a parlare di Novecento e di Futurismo senza esporre nemmeno un’opera del suo fondatore? E cosa dire alle famiglie di collezionisti che hanno generosamente donato le opere di Adriana Bisi Fabbri, presenti nel progetto originario del museo e ora spariti nel nulla? Lo stesso discorso vale per i famigliari di Raciti che hanno regalato al Comune 35 opere, non esposte. Per non parlare della raccolta di lettere di Marinetti, di proprietà di Palazzo Marino ma assenti dal percorso».

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