Una moschea negli spazi dellExpo. Lidea arriva da Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd: «Si realizzi in una piccola porzione dellarea Expo una moschea che faccia da punto di riferimento per tutto il mondo islamico - ha proposto Majorino - si individuino le aree idonee ad ospitare le diverse comunità islamiche mettendole nelle condizioni di contribuire con risorse private alla gestione di tali spazi».
Non dice di no il vice capogruppo del Pdl e presidente della Commissione Expo del Comune, Carlo Fidanza: «È sicuramente unipotesi valutabile: bisogna evitare - ha avvertito - linsediamento di un quartiere arabo intorno al luogo di culto che finirebbe per creare un ghetto. Se cè qualche investitore arabo di specchiata credibilità disponibile a investire - ha aggiunto Fidanza - ben venga». «Alla faccia degli allarmismi della sinistra - ha concluso - non cè nessun impedimento alla libertà di culto nella nostra città». «Il problema - per Fidanza - si chiama viale Jenner. Una presenza che si è sviluppata per anni contro la città e in nessun rapporto con le altre comunità islamiche. Ora i lupi si travestono da agnellini pretendendo dalle istituzioni una soluzione a buon mercato a un problema che hanno scientificamente alimentato per anni».
Categorica invece la risposta della Lega: «Se gli esponenti del Pd lombardo stanno raccogliendo le forze rimaste in una coalizione sgangherata in vista dellappuntamento con le regionali, e la preoccupazione principale è quella di realizzare una moschea, possiamo stare tranquilli: continueremo a governare a livello nazionale e locale per i prossimi 40 anni».
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