Forse sarebbe il caso che Marrazzo la smettesse una volta per tutte di fare propaganda sempre e su tutte le questioni, anche se evidentemente imbarazzanti come i fatti di cronaca di queste ore, e cominciasse a prendersi la responsabilità della sua fallimentare gestione. Neanche questa volta, infatti, ha perso loccasione per sbandierare ai quattro venti la sua assoluta trasparenza, in nome di quella casa di vetro che nei fatti non ha più fondamenta. Ci vuole veramente una bella faccia tosta per parlare di trasparenza quando non cè nessun organo di controllo in questa regione che possa verificare la legittimità di ogni singolo atto posto in essere da questa giunta e dal suo presidente. Oggi Marrazzo ci viene a dire che farà una commissione dinchiesta per verificare quanto sta succedendo nelle Asl. Ma fino ad ora che cosa ha fatto per impedire che si verificassero certe irregolarità? Perché non ha sottoposto a verifica i direttori generali prima, nonostante gli appelli ripetuti dellopposizione? Ci troviamo di fronte a una situazione scandalosa in cui quasi tutte le aziende e società regionali sono commissariate e non hanno organi di controllo contabile al loro interno. Cè una agenzia di sanità pubblica che dovrebbe vigilare su ogni attività sanitaria e che, invece, è inerme e accondiscendente e non fa controlli, i cui amministratori oggi hanno anche il coraggio di dire che non hanno nulla da rimproverarsi. Cè un commissario di governo, giustizialista con gli altri e mai con se stesso, che ha avocato a sé ogni potere e che adesso si permette di scaricare ogni responsabilità con la solita giustificazione del da domani le cose cambieranno. Lo stesso commissario che oggi ha fatto una riunione con i Dg delle Asl chiedendo loro di rendere più trasparenti i loro portali web. Ma stiamo scherzando? Pensa davvero che i problemi della sanità del Lazio si risolvano cosi? Allinquisitore Marrazzo diciamo che non serve nessuna commissione dinchiesta, perché accertare le responsabilità o meno sarà compito della magistratura. Sono stato accusato spesso in passato di avere un atteggiamento troppo conciliante con Marrazzo, confidando nella sua finta disponibilità a fare un ragionamento davvero bipartisan sui mali della sanità laziale. È arrivato il tempo di smetterla con le bugie. Invece del solito teatrino, Marrazzo abbia il coraggio di portare in consiglio regionale, e prima ancora in commissione sanità gli atti relativi alla verifica dei direttori generali. Lo stiamo chiedendo con mesi, facendo proposte che giacciono inascoltate in consiglio regionale.
Perché a noi interessa sapere cosa succede nella gestione delle Asl, e perché vogliamo sapere i motivi per i quali lattuazione del piano di rientro sta miseramente fallendo. Su questo vogliamo confrontarci. Il resto sono solo chiacchiere. E fumo negli occhi.(*)Coordinatore regionale e capogruppo di FI alla Pisana
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