Polemiche per la deposizione di Briatore nell'inchiesta Mediaset

Il Tribunale di Milano ha disposto l'accompagnamento coattivo per l'udienza dell'8 giugno. Ma l'imprenditore risponde: "C’è un errore". L'avvocato di Briatore: "Vive a Londra dal 1981, spedirò il certificato ai giudici"

Milano - "C’è un evidente errore in cui è incorso il Tribunale di Milano perché la verifica della mia iscrizione tra gli italiani residenti all’estero è stata eseguita solo presso l’Aire di Milano". Lo dice Flavio Briatore in una dichiarazione fatta avere attraverso i suoi legali. Nei confronti del manager giudici e Tribunale di Milano questa mattina hanno disposto l’accompagnamento coattivo per l’udienza dell’8 giugno del processo in cui Silvio Berlusconi e David Mills sono accusati di corruzione in atti giudiziari nell’ambito di un troncone dell’inchiesta sui diritti tv di Mediaset. Briatore aggiunge: "Non è mia intenzione sottrarmi al dovere di testimoniare". Il manager della Renault conferma di aver dato mandato ai suoi avvocati di chiedere la revoca del provvedimento emesso questa mattina.

Residente a Londra dal 1981 "Flavio Briatore è residente a Londra dal 1981, ho qui il

certificato che manderò ai giudici insieme alla richiesta di revoca dell’accompagnamento coattivo. Si tratta di un provvedimento sbagliato perchè fondato su un errore". Lo dice l’avvocato Pellicciotta, uno dei legali di Briatore.

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