Policlinico: rinnovata lematologia
4 Ottobre 2005 - 00:00Ignazio Mormino
Buone notizie per le leucemie. Ieri sera, nel corso dellincontro «Il futuro che cè», svoltosi al Teatro Giuditta Pasta di Saronno, il professor Giorgio Lambertenghi, che dirige il dipartimento di Ematologia del Policlinico di Milano, ha confermato che nella terapia delle leucemie (una volta definite «inguaribili») sono stati fatti notevoli progressi. «Nelle forme acute» ha spiegato «arriviamo all80 per cento di guarigioni nei bambini e al 40 per cento negli adulti».
La serata, voluta dallAil, ha visto la presenza di gente dello spettacolo (Paola Saluzzi, Carlo Gargiulo, Luisa Corna) e dello sport.
Domande sono state poste non solo ai medici ma anche a pazienti che avevano superato questa grave malattia del sangue. Il professor Lambertenghi, unautorità in materia, ha parlato di unautentica rivoluzione terapeutica, rappresentata da farmaci che bloccano loncogene e, quindi, impediscono lavanzata della leucemia mieloide cronica. Questa gravissima leucemia oggi viene affrontata, con buoni risultati, col Glivec, capostipite di questa nuova classe di farmaci.
Il Policlinico di Milano dispone di un modernissimo Dipartimento di ematologia (diretto appunto da Lambertenghi) completamente rinnovato, con una spesa di tre miliardi, dallAssociazione italiana contro leucemie e mielomi. Questo Dipartimento, tra i migliori dItalia, ha venti letti di degenza e sei letti per i trapianti di midollo (ne esegue ogni anno almeno cinquanta). Ospita pazienti di tutte regioni. Nella disastrata Sanità italiana rappresenta un modello di efficienza.
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