Policlinico: rinnovata l’ematologia

Ignazio Mormino

Buone notizie per le leucemie. Ieri sera, nel corso dell’incontro «Il futuro che c’è», svoltosi al Teatro Giuditta Pasta di Saronno, il professor Giorgio Lambertenghi, che dirige il dipartimento di Ematologia del Policlinico di Milano, ha confermato che nella terapia delle leucemie (una volta definite «inguaribili») sono stati fatti notevoli progressi. «Nelle forme acute» ha spiegato «arriviamo all’80 per cento di guarigioni nei bambini e al 40 per cento negli adulti».
La serata, voluta dall’Ail, ha visto la presenza di gente dello spettacolo (Paola Saluzzi, Carlo Gargiulo, Luisa Corna) e dello sport.
Domande sono state poste non solo ai medici ma anche a pazienti che avevano superato questa grave malattia del sangue. Il professor Lambertenghi, un’autorità in materia, ha parlato di un’autentica rivoluzione terapeutica, rappresentata da farmaci che bloccano l’oncogene e, quindi, impediscono l’avanzata della leucemia mieloide cronica. Questa gravissima leucemia oggi viene affrontata, con buoni risultati, col Glivec, capostipite di questa nuova classe di farmaci.
Il Policlinico di Milano dispone di un modernissimo Dipartimento di ematologia (diretto appunto da Lambertenghi) completamente rinnovato, con una spesa di tre miliardi, dall’Associazione italiana contro leucemie e mielomi.

Questo Dipartimento, tra i migliori d’Italia, ha venti letti di degenza e sei letti per i trapianti di midollo (ne esegue ogni anno almeno cinquanta). Ospita pazienti di tutte regioni. Nella disastrata Sanità italiana rappresenta un modello di efficienza.

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