Dura la vita per i ministri della Repubblica in visita a Milano. E ieri, al lungo elenco dei contestati, sè aggiunto il titolare dellEconomia Tommaso Padoa-Schioppa. Ma se il signor Tps forse saspettava i cori degli studenti del Politecnico, un po meno scontato è suonato lallarme del rettore Giulio Ballio. Allinaugurazione del 145mo anno accademico, ha ricordato le ultime uscite pericolose di alcuni membri del governo Prodi in tema di università pubblica. «Siamo stati additati come scialacquatori di denaro pubblico nel decreto Bersani sui consumi, come truffatori nei concorsi, come i più grandi fannulloni nella categoria degli statali». Nota accompagnata da altre statistiche «assurde». Ballio presenta il conto a Padoa-Schioppa: «Al di là delle difficoltà per leconomia italiana, il macro sistema regionale dei finanziamenti agli atenei mostra uno sbilanciamento sconcertante, la questione Nord-Sud non centra. E questo nonostante nel 1996 si fosse annunciato lobiettivo di raggiungere lequa ripartizione delle risorse. Il risultato, 12 anni dopo, è che il primo posto assoluto nel sottofinanziamento spetta alle università statali della Lombardia. Mancano allappello - calcola il rettore - 954 milioni di euro, il 13 per cento del loro finanziamento complessivo». Tra i primati meno desiderati del Politecnico, quello che si riferisce agli oltre 400 milioni di crediti nei confronti dello Stato, quasi 40 milioni lanno, «a poco è servito lincremento di 35 milioni tra il 2003 e il 2005» riassume Ballio.
Attesa per la risposta del numero uno delle Finanze. Il collega allUniversità, Fabio Mussi, può ringraziare laereo bloccato a Roma. Avrebbe dovuto chiarire agli astanti lespressione usata di recente: «Ho trovato nelle università italiane un discreto bordello». Meglio concentrarsi sulle spiegazioni di Padoa-Schioppa, che però non sono pervenute. A parte la battuta sui sistemi per trenini elettrici progettati dal giovane Ballio (i due sono amici dinfanzia), Tps glissa sul nodo dei fondi fantasma. «In effetti, è un problema da risolvere. Siamo sulla buona strada per lintroduzione di criteri qualitativi in aggiunta a quelli quantitativi. Serve un patto tra le università». Stop. Poi si lascia andare a una disquisizione sulle «regole della globalizzazione allepoca dellUnione europea». Sbadigli in aula.
Prima, però, cera stato anche lintervento di Letizia Moratti. «Il Comune di Milano ha ripreso ad aiutarci» conferma Ballio, mentre il sindaco vanta le collaborazioni consolidate con il Politecnico. «Milano città cablata e High Life ci porteranno ai vertici della classifica europea per numero di collegamenti wireless: saranno 12mila, in tempo per lExpo 2015. Un evento che ci consentirà di lavorare gomito a gomito con le università milanesi su progetti scientifici ambiziosi.
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