La politica affonda gli yacht

La politica affonda gli yacht

Maria Vittoria Cascino

da Sestri Levante

No al rinnovo della concessione ai Cantieri Navali Liguri della famiglia Ceccarelli. No al progetto di ristrutturazione: dalla spiaggia di Riva il Cantierino deve sparire. È il verdetto stonato di un’amministrazione di sinistra che lì ci vede bene una passeggiata. Che valorizzi il borgo e solleciti l’investimento di privati. E l’attività produttiva, con la fame di lavoro che c’è, con quelli che si picchiano per ospitare marchi prestigiosi, te la lasci scappare così? Una decina di dipendenti, più duecento lavoratori che gravitano sull’indotto, più un cantiere blasonato che costruisce i mega yacht Admiral e Ghibli, più gli investimenti che hanno già rimesso a nuovo la sede di Lavagna, più un progetto di ristrutturazione e ammodernamento tecnologico del cantierino di Riva per un totale di 5.5 milioni di euro. I Cnl nel Tigullio sono questo. Senza contare le proiezioni di un’attività in crescita sul mercato mondiale. I metri degli yacht si moltiplicano, le esigenze anche, il marchio schizza.
Niente. Indietro non si torna e il rischio è la chiusura. Il sindaco Andrea Lavarello non prende neanche in esame la proposta di Cnl su Riva. Paradossalmente le parti seguono due percorsi diversi, uno parla di costruire dove l’altro ha già deciso di distruggere: «La proprietà è in ritardo di almeno 10 anni sulla presentazione del piano industriale - insiste Lavarello -. Sono sempre stati abituati a fare il bello e il cattivo tempo e non hanno mai dimostrato preoccupazione per il sito di pregio in cui lavorano. Io mi sono impegnato in fase preelettorale a spostare il cantierino per far rivivere Riva. Quindi non si aspettino nessuna inversione di rotta». Rapporti tesissimi che vedono da un lato la proprietà ricorrere al Tar per il mancato rinnovo della concessione e dall’altro l’amministrazione proporre quattro nuovi siti dove trasferire la struttura rivana. Non adeguati, secondo Cnl. Si parla di aree all’interno della Fincantieri, di una proprietà Finarvedi, di un’area adiacente alle gallerie di Moneglia ma la strada è l’ostacolo al mare, superabile con un futuribile ponte levatoio. E poi resta la possibilità di acquisire spazi all’interno del porto di Lavagna.
Il sindaco riferisce anche di un contatto con La Spezia ma i tempi sarebbero lunghissimi.

Intanto una commissione ad hoc sta valutando la fattibilità delle proposte e Lavarello a fronte di una soluzione seria è disposto a dilazionare la scadenza della concessione. Ma i Cnl non mollano. E non ci sono solo Tigullio o Liguria pronti ad accoglierli.

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