Transizione energetica

La Basilicata prepara la "rivoluzione energetica". Ecco come sarà

Oltre al bonus gas, la Basilicata accelera sulla transizione energetica. E finanzierà gli impianti per le rinnovabili ai privati che non sono allacciati alla rete del metano

Pietrapetrosa, in Basilicata (Wikimedia Commons)
Pietrapetrosa, in Basilicata (Wikimedia Commons)

Un modo concreto ed efficace per portare a casa dei cittadini i benefici delle estrazioni petrolifere. Con i fondi delle “compensazioni ambientali” versati dalle compagnie impegnate ad estrarre l’oro nero nelle valli della Basilicata, la Regione guidata da Vito Bardi assicurerà uno sconto superiore al 60 per cento sulla bolletta del gas a tutti i residenti: le bollette che stanno arrivando in questi giorni hanno addirittura un importo di zero euro, grazie anche alle misure decise dal governo.
Allo stesso tempo la Regione Basilicata ha pensato anche alle famiglie che non sono servite dalla rete del metano, ma dovranno comunque sostenere l’aumento esponenziale dei costi energetici di questo periodo. Puntando, al contempo, a unire la risposta alla crisi odierna a una visione di futuro capace di accelerare la transizione energetica.

E così, accanto alla legge che garantisce lo sconto sulla bolletta per i prossimi nove anni, Regione ha previsto anche un investimento di 88 milioni di euro, da erogare a fondo perduto attraverso un bando, volto a favorire l’acquisto e l’installazione di sistemi di produzione di energia elettrica o termica fondati su fonti rinnovabili così come di sistemi di accumulo elettrico alimentati da fonti rinnovabili e/o sistemi di accumulo di energia elettrica.

Una iniziativa che, oltre a determinare un risparmio durevole, sostenibile e strutturale alle famiglie che installeranno questi impianti, contribuisce allo stesso tempo a rafforzare la energetica regionale volta a ridurre l’emissione di CO2 in atmosfera proprio attraverso lo sviluppo delle energie alternative. In ottemperanza agli obiettivi di Agenda 2030 e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza la Basilicata vuole stimolare a partire dal basso, una significativa produzione di energia da fonte rinnovabile, mirando a essere regione modello nello sviluppo di una strategia ambientale nella transizione ecologica che ci apprestiamo a vivere come sistema-Paese Italia.

“Per la prima volta dopo 20 anni – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico - i lucani potranno avere direttamente un beneficio tangibile dalle attività estrattive in Basilicata. Si tratta di un’innovazione senza precedenti anche perché, partendo dalla necessità di garantire con il bonus gas un ristoro immediato per contrastare concretamente l’aumento esponenziale dei costi energetici, poniamo contestualmente le basi per intervenire, a partire dalle zone che non sono servite dalla rete del gas, i cosiddetti ‘non metanizzati’, con un bando che finanzia a fondo perduto gli impianti di energie rinnovabili”. In quest’ottica, i “vuoti” di connessione attuali si trasformano da debolezza in opportunità, consentendo lo sviluppo accelerato delle fonti rinnovabili al servizio dei cittadini.

Per Latronico la Basilicata sta entrando in “una vera e propria ‘rivoluzione energetica’, che ci permette di concretizzare la nostra strategia per la transizione energetica con un primo, consistente investimento pubblico, destinato a produrre risultati importanti in termini di risparmio per le famiglie e di tutela dell’ambiente”.

Il bando prevede l’assegnazione di contributi fino a 5 mila euro (in alcuni casi elevabili a 7.500) ai proprietari delle singole abitazioni e fino a 10 mila euro ai condomini che intendano eseguire uno o più dei seguenti interventi: fotovoltaico o micro-eolico, sistemi di accumulo abbinati ad impianto fotovoltaico, collettori solari per la produzione di energia termica, pompe di calore. Il bando è aperto a domande da parte dei cittadini a partire dal 5 dicembre e si rivolge alle abitazioni principali slegate dalla rete del metano e censite regolarmente. Altro dato importante, il contributo non escluderà l’ottenimento di altri incentivi pubblici, purché la somma non superi il costo complessivo dei beni o dei servizi agevolati.

A presentare la domanda sarà il soggetto abilitato all’esecuzione degli impianti presso gli immobili, su delega del beneficiario. “In tal modo – spiega Latronico - coinvolgeremo anche i tecnici lucani”. Con gli interventi saranno coperte anche le spese tecniche e i costi delle pratiche amministrative connesse alla realizzazione degli interventi.

La Basilicata, dunque, risponde alla crisi energetica e sceglie di farlo tutelando i cittadini e le loro prospettive economiche. Scelta importante, che mira a proiettare nel futuro il territorio lucano. Mini-eolico, fotovoltaico, pompe di calore, impianti solari termici: queste alcune delle innovazioni che saranno finanziate con il duplice obiettivo di trasferire anche ai cittadini non metanizzati i benefici della rendita petrolifera e gasiera e di fare dell’efficienza energetica il driver di sviluppo della transizione in Basilicata.

Così da renderla inclusiva e profittevole per tutti i cittadini.

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