Il ministro Pichetto Fratin: "Il nucleare sia a gestione statale".

Il tema dell'energia è stato al centro dell’incontro “Il Futuro è ancora verde?”, organizzato dal quotidiano Il Tempo. Tra i partecipanti il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, intervistati dal direttore de Il Tempo Tommaso Cerno

Il ministro Pichetto Fratin: "Il nucleare sia a gestione statale".
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A che punto è la transizione ecologica e come l’Italia dovrà porsi rispetto alle opportunità e i rischi della rivoluzione green. Temi di grande attualità che, dopo gli entusiasmi iniziali, oggi stanno progressivamente lasciando spazio a riflessioni più ragionate e meno ideologiche. Queste riflessioni sono state messe al centro dell’incontro “Il Futuro è ancora verde?”, organizzato dal quotidiano Il Tempo tenutosi oggi, martedì 3 giugno, all’Ara Pacis di Roma, a cui hanno preso parte il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dell’Italia, Gilberto Pichetto Fratin, e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervistati dal direttore de Il Tempo Tommaso Cerno.

"Siamo in transizione da un modello di economia, di utilizzo delle energie, di emissioni verso un nuovo modello. Ci siamo resti conto che dobbiamo diminuire le emissioni, quindi quella che viene definita l'azione di mitigazione; dall'altra parte dobbiamo adattare il nostro modo di vivere, i nostri territori e quello è l'adattamento al cambiamento climatico". Così il ministro Pichetto Fratin che ha aggiunto: "È un percorso che deve vedere anche nuove forme di produzione, tra queste nuove forme di produzione di energia io ci aggiungo il nucleare di nuova generazione, ritengo che il nucleare debba essere a gestione centralizzata dello Stato".

Rispetto al costo dell'energia, "la questione è europea ed è nazionale: è nazionale per quanto riguarda il fatto che noi per decenni non abbiamo avuto il nucleare, ci siamo affidati al gas.

La riconversione ad altre fonti energetiche e quindi anche creare un mix non lo si fa con un decreto da un giorno all'altro, quindi c'è questo accompagnamento del gas: man mano abbandoneremo alcune fonti di produzione energetica, tipo il carbone; si tratta di andare verso le energie più pulite - spiega - Il primo obiettivo è al 2030 nel ribaltare il rapporto attuale" per "arrivare ad avere almeno i due terzi dell'energia da rinnovabili e un terzo da fossile, questo è il primo obiettivo per arrivare al net zero al 2050", ha concluso.

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