
Nel nuovo numero di Moneta, in edicola domani con il Giornale, Libero e il Tempo, undicimila miliardi di dollari bruciati in dieci anni per inseguire il sogno della transizione energetica.
Il mondo continua però a marciare a petrolio, gas e carbone. La transizione ha fallito: le rinnovabili non stanno sostituendo gli idrocarburi. Intanto la domanda globale di energia continua a crescere e l’intelligenza artificiale è destinata a moltiplicare i consumi.
Sull'IA molto capitale investito e pochi ritorni. Queste le previsioni che mettono in guardia sul rischio di una bolla dell’intelligenza artificiale.
Il parallelismo è quello con la bolla dot-com: sebbene l’IA sia il motore innovatore della nostra era, il mercato si muove a una velocità eccessiva.
Di questo ha parlato in un’intervista esclusiva Guglielmo Manetti, amministratore delegato di Intermonte, secondo cui l’IA e le sue applicazioni resteranno comunque centrali negli investimenti. Lo scenario macroeconomico continua a essere favorevole alle azioni grazie alla leva di una politica fiscale globale espansiva.
L'oro resta un investimento interessante: molti piccoli risparmiatori si stanno accodando al trend positivo degli ultimi mesi. Ma attenzione, si sono visti ribassi significativi durante forti correzioni sui mercati azionari nel 2008 e nel 2020. Sul fronte industriale Moneta racconta come i big italiani Webuild, Saipem, Maire Tecnimont e Cementir si stiano preparando per il cantiere Gaza.
Poi le pensioni, gli italiani scommettono sullo scivolo, ma l’assegno Inps è micro. Il tema è al centro della manovra. Sulla carta si dovrebbe lasciare il lavoro a 67 anni, ma nella realtà l’età media di uscita è di 64, ma il vero nodo sono gli importi.