Supportare la crescita della filiera italiana del venture capital e favorire, allo stesso tempo, la cultura degli investimenti, a beneficio delle piccole imprese innovative. Sono questi i principali elementi che caratterizzano l'accordo firmato nella sede di Assolombarda, la realtà del sistema confindustriale che esprime e tutela gli interessi di oltre 7mila imprese, nazionali e internazionali, produttrici di beni e servizi in tutti i settori merceologici. All'interno del suo network, l'associazione riconosce il contributo cruciale offerto dalle piccole imprese innovative: esse, infatti, rappresentano, oggi, di veri e propri fattori trainanti per innovazione, produttività e dinamiche competitive, garantendo la creazione di occupazione qualificata. Il consolidamento del territorio come hub economico e tecnologico d'Europa dipende, dunque, dalla vitalità delle piccole imprese innovative: esse, infatti, generano domanda di competenze verticali, a partire da AI e data science, mantenendo elevato il know-how del tessuto produttivo e contrastando l'emigrazione di capitale umano qualificato. Sostenere le piccole imprese innovative con il venture capital significa, dunque, investire nel futuro del sistema Paese, trasformando gli investimenti in innovazione in una vera e propria forza motrice per la competitività e la crescita della produttività aggregata.
«Radical Partners, attraverso Radical Fund of Funds, il primo fondo di fondi di venture capital totalmente privato e indipendente, intende supportare una nuova generazione di investitori e imprenditori impegnati nel comparto dell'innovazione, con un approccio sostenibile e trasformativo», ha dichiarato alla firma dell'accordo di collaborazione Salvo Mizzi, managing director di Radical Partners, società promotrice e advisor esclusivo di Radical Fund of Funds, fondo istituito dal gestore Funder S.A. «La filiera dell'innovazione, d'altra parte, è oggi uno dei motori più solidi della crescita italiana, non soltanto per la capacità di generare nuove idee, ma anche perché produce lavoro qualificato, nuove competenze e valore per tutto il sistema produttivo - ha aggiunto Mizzi -. Un tema rilevante anche per gli investitori istituzionali: investire capitali per la crescita, in modo paziente e sostenibile.
Occorre alla fine un cambio di paradigma: l'Italia è un Paese ricco di risparmio, eppure ancora poco di quel capitale viene destinato all'economia reale e, in particolare, a un asset decisivo come l'innovazione», ha concluso il managing director di Radical Partners.