Transizione energetica e geopolitica: a Roma il convegno E5T per ripensare il futuro energetico dell’Europa

A Roma si è svolto il convegno E5T dedicato alla transizione energetica e alle sfide geopolitiche per il futuro energetico europeo. Esperti e istituzioni hanno discusso sostenibilità, innovazione e cooperazione per garantire un’energia più sicura e competitiva, sottolineando l’importanza di un’azione condivisa per rafforzare la leadership dell’Europa

Transizione energetica e geopolitica: a Roma il convegno E5T per ripensare il futuro energetico dell’Europa
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Nella prestigiosa cornice della Sala della Protomoteca in Campidoglio si è svolta la quarta edizione del convegno “Riprendere il controllo del nostro futuro energetico di fronte alle sfide geopolitiche”, organizzato dalla Fondazione E5T. L’evento, ormai appuntamento fisso del dialogo euro-mediterraneo su energia e transizione ecologica, ha riunito istituzioni, esperti, imprenditori e accademici per discutere le sfide legate a sostenibilità, competitività e sicurezza energetica dell’Europa in un contesto geopolitico sempre più complesso.

I lavori

Ad aprire la giornata è stata Myriam Maestroni, Presidente di E5T, che ha sottolineato l’importanza di un’energia europea più competitiva e decarbonizzata, capace di adattarsi rapidamente ai mutamenti geopolitici: "Abbiamo molti esempi che dimostrano quanto sia cruciale per l’Europa puntare su un’energia a basso costo e sostenibile, in un momento in cui la situazione internazionale richiede risposte rapide e innovative".

La partecipazioni

Il convegno ha visto la partecipazione di rappresentanti di rilievo delle istituzioni italiane ed europee, tra cui Fabio Porta, Isabella De Monte, Elisabetta Trenta, Matteo Ricci, Christian Di Sanzo e Dario Nanni, che hanno evidenziato l’urgenza di un approccio coordinato e coraggioso per affrontare le sfide energetiche. Il geopolitologo Alexandre del Valle ha illustrato il delicato scenario internazionale, spiegando come la guerra in Ucraina abbia profondamente inciso sull’approvvigionamento di gas in Europa, costringendo a un passaggio dai gasdotti al più costoso e inquinante gas naturale liquefatto.

Ha inoltre evidenziato i ritardi nel percorso di transizione energetica europea e il ritorno ad alcune fonti fossili come il carbone, a causa delle difficoltà nel realizzare investimenti adeguati. Dal mondo politico, l’onorevole Isabella De Monte ha rimarcato la necessità di avanzare per gradi, ma con decisione e investimenti mirati, affinché l’Europa mantenga la sua competitività a livello globale anche nel settore energetico e commerciale.

Il mondo dell'imprenditoria

Dal punto di vista imprenditoriale, Matteo Beccuti, AD di Environment Park, ha sottolineato l’importanza del dialogo tra istituzioni e imprese per costruire valore e favorire la transizione energetica. Andrea Massitti, Chief Sustainability Officer di Banca Sella, ha invece evidenziato il ruolo fondamentale della finanza nella sostenibilità, con particolare attenzione alle risorse necessarie per la ricerca e l’innovazione nel settore energetico.

Sul fronte della ricerca, il professor Michele Lanzetta dell’Università di Pisa ha portato esempi concreti di metodi innovativi per ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale nel settore manifatturiero, sottolineando il valore della tecnologia come guida nelle decisioni strategiche. La conclusione è stata affidata a Tiziana Demma, Presidente di Hermes – Centro Studi Europeo, che ha invitato a una visione “dal basso” per generare valore concreto in un sistema complesso, evidenziando la necessità di superare modelli top-down e puntare sulle realtà imprenditoriali capaci di reagire alle crisi geopolitiche.

La chiusura del convegno

Myriam Maestroni ha chiuso il convegno con un messaggio di speranza e responsabilità condivisa, paragonando l’attuale sfida energetica europea a un nuovo Rinascimento, sottolineando come l’innovazione e la cooperazione possano guidare il continente verso un futuro sostenibile.

L’evento si è concluso con una cena sulla terrazza della Protomoteca, momento di confronto e dialogo tra i partecipanti, simbolo di un’Europa che vuole riscoprire la propria leadership energetica e ambientale partendo dalla ricerca, dall’innovazione e dalla collaborazione.

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