"Effetto Kirk" sulla politica Usa: da Trump a Ocasio-Cortez è fuga dai comizi

I membri del Congresso Usa annullano eventi pubblici e all'aperto. E c'è chi promette di girare con un'arma da fuoco

"Effetto Kirk" sulla politica Usa: da Trump a Ocasio-Cortez è fuga dai comizi
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Dopo il brutale assassinio di Charlie Kirk l'indice della paura tra i politici americani, e non solo, ha raggiunto i massimi livelli. Nessuno è escluso dall'allerta generale scattata dopo l'uccisione del più influente attivista della destra americana. Giovedì il presidente Trump è stato costretto dai suoi agenti della sicurezza a cambiare la location da cui pronunciare il discorso di commemorazione dell'11 settembre. Misure aggiuntive sono state prese poco dopo in vista della sua partecipazione a una partita di baseball a New York.

Impossibile dimenticare che appena un anno fa il capo della Casa Bianca, all'epoca candidato alle presidenziali, è sfuggito ad almeno un paio di attentati. Proprio uno di questi, il tentato omicidio avvenuto a Butler in Pennsylvania, è stato citato subito dopo la morte del fondatore di Turning Point Usa dal presidente Trump che ha attribuito l'ondata di violenza alla "sinistra radicale".

La paura intanto non corre solo alla Casa Bianca ma anche a Capitol Hill. "Molti non lo diranno pubblicamente" ma al Congresso sono tutti "spaventati a morte", ha dichiarato ad Nbc News Jared Moskowitz, deputato democratico della Florida. Lo speaker della Camera, Mike Johnson, ha fatto sapere di aver ricevuto molte chiamate da parte dei deputati e di averli rassicurati su come migliorare e garantire la loro sicurezza e incolumità. Allo stesso tempo Johnson ha ammesso che ci sono dei limiti alla protezione che è possibile garantire a tutti i 535 membri del Congresso.

Nelle ultime ore politici di entrambi gli schieramenti hanno rafforzato le misure di sicurezza, spostato gli eventi pubblici al chiuso o annullandoli del tutto. La deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez, in passato al centro di minacce, ha dichiarato di aver rinviato due eventi previsti nel fine settimana nella Carolina del Nord. L'esponente progressista ha affermato che "fin dal momento in cui sono stata eletta, ho sentito di accettare un certo livello di rischio nello svolgere questo lavoro" ma ha aggiunto che i protocolli di sicurezza per i membri del Congresso appartengono "ad un'epoca ormai passata...non sono progettati per un ambiente caratterizzato da minacce digitali".

La deputata repubblicana Nancy Mace, candidata alla carica di governatore della Carolina del Sud, ha deciso di annullare tutti gli eventi pubblici e all'aperto per il prossimo futuro - tra questi un incontro in un campus universitario - e ha detto ai giornalisti che girerà sempre con un'arma da fuoco. Si smarca dai suoi colleghi il senatore repubblicano Josh Hawley, il quale ha dichiarato che "non si può cedere alla violenza. Se ci ritiriamo tutti nei nostri spazi privati, restiamo chiusi dietro porte, finestre e cancelli. Abbiamo bisogno dell'opposto".

Le minacce ai legislatori Usa erano già in aumento prima dell'uccisione di Kirk. La polizia del Campidoglio ha reso noto che nell'ultimo anno sono state elaborate 14mila valutazioni di minacce rispetto alle 9mila dell'anno precedente. A giugno una deputata statale democratica del Minnesota, Melissa Hortman, è stata assassinata assieme a suo marito da un uomo travestito da poliziotto. Feriti il senatore John Hoffman e sua moglie.

Pochi mesi prima nel mirino era finito il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, anche in questo caso appartenente al partito dell'asinello, la cui casa fu data alle fiamme. Fortunatamente il rogo non provocò vittime.

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