Fattah, Sejjil e Khorramshahr-4: tutti i missili dell'Iran contro Israele

L’Iran lancia missili ipersonici contro Israele per mostrare forza, nonostante i raid subiti. Teheran punta su un arsenale imponente per colpire, mentre cresce il rischio di intervento Usa

Fattah, Sejjil e Khorramshahr-4: tutti i missili dell'Iran contro Israele
00:00 00:00

Non avrà ancora armi nucleari ma l’Iran, seppur messa nell’angolo dai raid israeliani, ha comunque un arsenale, soprattutto missilistico (il più grande in Medio Oriente) in grado di infliggere danni pesanti all’avversario. Lo dimostrano i quotidiani attacchi dall’alto che, ad ondate, Teheran continua a lanciare contro Tel Aviv con l'obiettivo di mandare in tilt il complesso sistema difensivo israeliano. La Repubblica Islamica è consapevole della sempre più stretta finestra di opportunità che potrebbe chiudersi con l’ingresso degli Stati Uniti nel conflitto al fianco dello Stato ebraico e il conseguente bombardamento dell’impianto sotterraneo di Fordow. Una mossa che potrebbe persino provocare la fine del regime teocratico.

Le autorità iraniane sono ancora più consapevoli del fatto che, nello scontro in corso, chi controlla i cieli ha un vantaggio sul nemico. Ed è in quest’ottica che la Repubblica Islamica, che subisce l’umiliante martellamento dei raid israeliani sulla sua capitale, sfodera missili di ultima generazione per dimostrare all’estero e in patria di avere ancora molte carte da giocare, a partire dagli oltre 3000 missili balistici in suo possesso e, tra questi, dai vettori ipersonici che nelle ultime ore sarebbero stati lanciati dai Guardiani della Rivoluzione contro Israele.

In occasione dell'11esima tornata di attacchi “dell’orgogliosa Operazione Vera Promessa 3”, i Pasdaran hanno annunciato infatti in un comunicato ripreso dalla televisione di Stato di aver impiegato missili Fattah-1 che hanno "penetrato con successo le difese aeree israeliane" e "fatto tremare” i loro rifugi. I Guardiani della Rivoluzione hanno inoltre affermato che "è l'inizio della fine della leggendaria difesa aerea dell'esercito sionista". I militari iraniani hanno inoltre dichiarato che l’attacco "ha dimostrato che abbiamo pieno controllo sullo spazio aereo e che i loro abitanti sono ormai completamente indifesi di fronte agli attacchi missilistici iraniani".

Il Fattah è il primo missile ipersonico sviluppato da Teheran. Presentandolo nel 2023, il capo del programma aerospaziale dei Guardiani della Rivoluzione, Amir Ali Hajizadeh, lo aveva definito "un salto generazionale" per la tecnologia missilistica iraniana, capace di manovrare sia all'interno che all'esterno dell'atmosfera terrestre e di bucare qualsiasi sistema di difesa. "Il Fattah”, aveva proseguito Hajizadeh, “non può essere distrutto da nessun altro missile, grazie alla sua capacità di cambiare direzione e altitudine".

Tra gli altri missili in dotazione alle forze armate iraniane capaci di raggiungere ad alta velocità il territorio israeliano ci sono il Sejjil e il Khorramshahr-4. Il Sejjil può raggiungere una velocità di 17mila chilometri orari e ha un raggio di 2500 chilometri. Il Khorramshahr, basato sul nordcoreano Hwasong-10, è il più pesante e veloce missile di Teheran. Quest'ultimo e il Fattah 2 sarebbero gli unici missili davvero ipersonici e manovrabili sviluppati dalla Repubblica secondo un esperto citato dall'Associated Press. Nessuno di essi sarebbe stato impiegato sino ad ora contro Israele.

I missili ipersonici viaggiano a una velocità cinque volte superiore a quella del suono e possono manovrare in volo ma, come sottolineano gli addetti ai lavori, che l'Iran disponga davvero di vettori di tale tipo è oggetto di discussione. Solo Stati Uniti e Cina avrebbero sviluppato veri e propri missili ipersonici di nuova generazione, seguiti da quelli meno sofisticati di Russia, Corea del Nord e Pakistan. Ciò non vuol dire che gli armamenti iraniani, anche se meno avanzati, non possano fare male.

Come ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera l'ex capo della Cia e del Centcom Usa, il generale David Petraeus, "il 5-10%" dei missili iraniani colpiscono obiettivi in Israele e "questa resta ovviamente una minaccia significativa".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica