
Durissime accuse di Israele contro la Flotilla del Global Movement to Gaza. L'Idf sostiene di aver trovato a Gaza un documento ufficiale secondo cui Hamas sarebbe coinvolto "direttamente nel finanziamento della flottiglia Sumud". Vi sarebbe una lista di operatori del Pcpa (Conferenza per i Palestinesi all'Estero), tra cui alti funzionari di Hamas: tra questi Zaher Birawi, capo del settore Hamas del Pcpa nel Regno Unito, noto come leader delle flottiglie di attivisti a Gaza negli ultimi 15 anni e Saif Abu Kashk. Quest'ultimo è il Ceo di Cyber Neptune, una società in Spagna che possiede dozzine di navi che partecipano alla flottiglia. "Queste navi sono segretamente di Hamas", scrive l'Idf pubblicando oggi i documenti. Il documento, pubblicato dal ministero della Difesa israeliano, è una lettera del 2021 firmata dall'allora capo politico di Hamas Ismail Haniyeh, che "invita direttamente ed esplicitamente il presidente del PCPA all'unità".
Come riporta il Times of Israel il PCPA è stato istituito nel 2018 e, secondo Israele, "funziona come organo di rappresentanza di Hamas all'estero, operando di fatto come ambasciate di Hamas". Il PCPA è stato designato da Israele come gruppo terroristico nel 2021, in quanto affiliato di Hamas. "L'organizzazione opera sotto copertura civile - afferma il ministero - ed è responsabile, per conto di Hamas, della mobilitazione di azioni contro Israele, tra cui manifestazioni violente, marce contro Israele e flottiglie di protesta e provocazione".
Flotilla: "È solo propaganda"
"I fogli mostrati da Israele non provano né il finanziamento né il controllo di Hamas sulla Global Sumud Flotilla. Ripetono, piuttosto, un preoccupante schema già visto nel 2010 con la Mavi Marmara. Siamo una missione civile e umanitaria, sotto gli occhi dell'Europa e del mondo". Così la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia, in merito all'annuncio dell'Idf di aver trovato documenti che dimostrerebbero il coinvolgimento di Hamas nella missione. "Chiediamo che gli atti vengano consegnati integralmente a organismi indipendenti: finché non accade - sottolinea - è propaganda, non prova".
La Turchia: daremo assistenza alla Flotilla
Intanto c'è da registrare la presa di posizione della Turchia, che fa sapere di monitorare "la sicurezza" della Flotilla e che "se necessario", le forze armate turche sono pronte a fornire attività di soccorso e assistenza umanitaria, in coordinamento con partner internazionali.
"Stiamo monitorando attentamente la sicurezza delle attività di aiuto umanitario svolte dalle navi civili attualmente in navigazione, in conformità con il diritto internazionale e i valori umanitari", si legge in un comunicato del ministero della Difesa. "In questo contesto, le nostre navi contribuiranno alle missioni di aiuto umanitario in coordinamento con le istituzioni competenti"