Germania, il presidente Steinmeier apre alla messa al bando dell'Afd

Senza mai citarne il nome il presidente federale tedesco osserva che il divieto di partito può essere "espressione della difesa della democrazia"

Germania, il presidente Steinmeier apre alla messa al bando dell'Afd
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Frank-Walter Steinmeier, presidente federale della Germania, nel giorno in cui si commemora la caduta del Muro di Berlino tocca un tema estremamente delicato: l'eventuale messa al bando di Alternative fuer Deutschlan (Afd). È una "ultima ratio", spiega, ma lo strumento del divieto di partito è "espressione della difesa della democrazia" e il dibattito politico su questo tema va affrontato.

"Se questo sia un mezzo adeguato è una discussione politica che va affrontata e che affronteremo in Germania - prosegue -. Va verificato se ci siano i presupposti, ma non possiamo assolutamente restare con le mani in mano, finché questa questione non sia chiarita", ha continuato.

Il presidente sottolinea che "a tutela della propria integrità, la nostra Costituzione prevede la possibilità di vietare associazioni e gruppi, escludere partiti dal finanziamento statale e persino vietarli completamente qualora si oppongano in modo aggressivo e combattivo al nostro ordinamento liberale e democratico". Prosegue poi sottolineando che "gli ostacoli giuridici per un tale divieto sono elevati e le procedure lunghe. La decisione spetta alla Corte Suprema".

"In questi giorni - continua - i gruppi di estrema destra reagiscono istintivamente a questo tema gridando: 'È antidemocratico!'.

A questo posso solo rispondere: avete voi stessi il potere di decidere! Attaccano la nostra Costituzione, si oppongono ad essa, vogliono un altro sistema non liberale? La risposta della nostra Costituzione è chiara: un partito che intraprende la strada dell'aggressiva ostilità verso la Costituzione deve sempre mettere in conto la possibilità di essere vietato".

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