Harris rimette la toga: la strategia per incastrare Trump

Tornare ai toni e alle pose da giudice: sarebbe questa la strategia comunicativa che Harris e il team della campagna dem vogliono perseguire nel tentativo di battere Trump

Harris rimette la toga: la strategia per incastrare Trump
00:00 00:00

Quasi come giocare a guardia e ladri: questa potrebbe essere la strategia di Kamala Harris per cogliere in fallo Donald Trump. La nuova tattica dei democratici per vincere sul Gop potrebbe essere proprio quella di concedere ad Harris di fare il proprio mestiere, bacchettando il tycoon come in un'aula di tribunale, senza fargli alcuno sconto.

"Kamala Harris, per il popolo"

Del resto, l'immagine sembra potente per il pubblico: procuratrice distrettuale contro il presunto criminale. Un'idea che promette di far scintille, soprattutto in attesa del dibattito del prossimo settembre. Così, mentre Harris continua a incassare il sostegno e le donazioni di pezzi da novanta del partito, ora tocca studiare una strategia comunicativa ben precisa che offra, in ogni angolo del Paese e in ogni occasione dati precisi, verità certificate e fatti per mettere Trump spalle al muro.

L’idea è quella di riesumare la campagna presidenziale del 2020 e lo slogan "procuratore per il presidente", che includeva il suo motto tratto dai suoi giorni gloriosi in tribunale: "Kamala Harris, per il popolo". Un’immagine energica ma al contempo di indefessa servitrice degli americani. Una retorica forse eccessiva, ma che contro il candidato del Gop invischiato in un pantano giudiziario potrebbe risultare vincente. I consulenti della campagna elettorale ritengono che questo permetterà ad Harris di farsi conoscere meglio, facendo emergere la propria storia di vita, ma soprattutto di calcare la mano attorno alla dicotomia “Harris serva del popolo” vs “Trump al servizio solo di sé stesso”.

Harris vs Trump: un atto d'accusa a puntate?

Uno scenario che potrebbe trasformare ciò che resta della campagna elettorale in un continuo dibattimento, consentendo ad Harris di mettere in mostra doti da legale che, tuttavia, sono adatte anche a un comandante in capo. Ma anche un modo per permettere agli elettori di conoscere meglio le vicende legali di Trump, con una dovizia di particolari che i media trascurano. La campagna elettorale, dunque, si trasformerebbe in un atto d’accusa a puntate. Potrebbe funzionare? Perché no, del resto gli Stati Uniti sono nati con un atto d’accusa a Giorgio III.

Una strategia che risale fino al 2019, in occasione di uno dei pochi spot solitari di Harris per la campagna di Biden. In quel caso, la candidata vice di Biden scendeva in campo direttamente contro l'avversario. Cinquantatre secondi in cui veniva messa a confronto con Trump; la stessa Harris, sui suoi social, accompagnava il video con queste frasi: "Ho perseguito predatori sessuali. Trump è uno di loro. Ho chiuso le università truffaldine a scopo di lucro. Lui ne gestiva una. Ho ritenuto le grandi banche responsabili. Lui è di loro proprietà. Non sono solo pronta a sfidare Trump, sono pronta a batterlo”.

Piacerà agli elettori?

Sebbene il metodo galvanizzi molti all'interno del partito (si veda Elizabeth Warren-che ha ricordato la verve di Harris nell'affrontare la piaga delle donne abusate così come le grandi banche dopo la crisi dei mutui-la diretta interessata ci tiene ad alcune specifiche. Si tratta a suo dire di un metodo che ha come mero fine quello di decostruire un problema per poi presentare e ricordare agli elettori prove empiriche che mostrano come si sia giunti a una certa evidenza giuridica.

Quanto Harris riuscirà a incidere su questa strategia? Difficile dirlo. Come ricorda la Cnn, nelle ultime settimane è stata poco padrona del proprio destino, costretta ad agire da comprimario per mesi, per poi ritrovarsi in un tritacarne nel giro di poche ore.

Così come non è così scontato che una campagna elettorale dal vago sapore di tribunale, dopo anni di vicende giudiziarie legate a Trump (ma anche alla famiglia Biden), possa incontrare il gusto dell'elettorato dem. Intanto, i donatori sono tornati.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica