Politica estera

Per i newyorkesi i migranti ora sono un problema

La maggioramza dei newyorkesi contraria all'afflusso massicio di migranti in città: proseguono le tensioni nei democratici e con il presidente Biden

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L'immigrazione di massa è un problema serio. Anche per una roccaforte liberal come quella di New York City. L'82% degli elettori della Grande Mela sostiene infatti che l'incessante afflusso di immigrati che arriva in città e nello stato rappresenta un problema serio, mentre e un'ampia maggioranza afferma che è giunto il momento di "rallentare il flusso" dei richiedenti asilo, come ha rivelato un nuovo sondaggio diffuso martedì. "I newyorkesi - tra cui una grande maggioranza di democratici, repubblicani, indipendenti - affermano a grande maggioranza che il recente afflusso di immigrati a New York è un problema serio per lo Stato", ha dichiarato Steven Greenberg, sondaggista del Siena College. Solamente il 16% degli elettori sostiene invece che non si tratti di un problema rilevante. La città di New York ha sempre dichiarato di voler aiutare i richiedenti asilo e gli immigrati irregolari: ma la massiccia ondata di immigrazione proveniente dal confine meridionale sta facendo emergere un netto cambiamento presso l'opinione pubblica della metropoli poiché a farne le spese è il welfare cittadino e la sua rete di servizi sociali, a cominciare dalle scuole. Brutte notizie anche per Biden: il 59% degli intervistati boccia la gestione della crisi da parte del presidente, mentre solo il 31% degli elettori approva il suo operato.

Immigrazione, New York è al collasso

Secondo le ultime stime fornite dal sindaco dem Eric Adams, più di 100.000 migranti sono transitati per la città di New York e 57.000 ricevono attualmente assistenza o rifugio. Questo sta generando gravi tensioni tra gli stessi democratici: in una lettera diffusa la scorsa settimana, un avvocato che rappresenta il governatore Kathy Hochul ha duramente criticato la gestione della crisi migratoria di New York da parte del sindaco Eric Adams, minando l'apparente armonia tra i due leader democratici. La lettera dell'avvocato che rappresenta Hochul accusa l'amministrazione cittadina di di aver agito troppo lentamente per far fronte alla crisi migratoria, sottolineando il fatto che l’amministrazione Adams ha ignorato il suggerimento della governatrice dem di iniziare a creare grandi “tendopoli o campi base” per uomini adulti single a partire da giugno 2022, attenendo mesi. La lettera afferma inoltre che l'amministrazione cittadina non ha dato la priorità ad aiutare i migranti a compilare le pratiche burocratiche per iniziare a ottenere i permessi di lavoro, il che significa che migliaia di persone che ora potrebbero lavorare non lo possono fare. Il documento rappresenta la risposta formale della governatrice a un elenco di richieste che la città ha presentato privatamente la settimana scorsa.

Accuse contro Biden, tensioni nei dem

A sua volta, Adams ha affermato che la città sta esaurendo gli spazi a disposizioni dei rifugiati e i fondi per sostenerli, criticando il presidente Joe Biden e affermando che quest'ultimo "ha deluso New York City su questo tema". Affermazioni che, come rivela il New York Times, hanno fatto letteralmente infuriare gli assistenti dell'inquilino della Casa Bianca. Nelle scorse settimane, il primo cittadino ha invitato il governo federale ad agire rapidamente per contenere la crisi dei migranti. "Nell'ultimo anno sono arrivati circa cento mila migranti in cerca di una nuova vita", ha spiegato Adams ai microfoni di Cbs Morning: "Ci troviamo nel pieno di una crisi senza precedenti. New York ha gestito questo problema quasi esclusivamente da sola, grazie al duro lavoro del governo cittadino e all'impegno delle comunità locali".

Le tensioni con le comunità locali menzionate da Adams non sono mancate. Il New York Times riferisce che il capo della contea di Rockland, Ed Day, ha persino minacciato di afferrare Adams "per la gola" mentre Steven Neuhaus, rappresentante della contea di Orange County, ha definito il sindaco dem "semplicemente pazzo".

L'idea di Adams era quella di inviare circa centinaia di richiedenti asilo negli hotel nelle contee di Rockland e Orange, proponendo in cambio di accollarsi tutte le spese e fornire tutti i servizi necessari per un massimo di quattro mesi.

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