
Svolta tedesca sul tema dei beni russi congelati in Europa. In un editoriale pubblicato dal Financial Times il cancelliere Friedrich Merz (nella foto) ha invitato l'Ue a un loro utilizzo per finanziare lo sforzo bellico dell'Ucraina. Tale mossa servirebbe, tra l'altro per dimostrare "la forza di restare in partita" dell'Unione Europea contro l'aggressione di Mosca. In contrasto con il precedente scetticismo di Berlino sull'uso dei beni russi sequestrati, Merz ha affermato che il prestito dovrebbe essere utilizzato per finanziare attrezzature militari, con i governi dell'Ue che decidono gli acquisti insieme a Kiev, in modo da rafforzare anche l'industria della difesa europea. Il cambio di passo tedesco arriva dopo quello belga: nonostante i timori di ritorsioni russe (gran parte dei fondi è depositato presso la società belga Euroclear) Bruxelles si è di recente dichiarata a favore di un impiego del denaro a favore dell'Ucraina. Il tema sarà affrontato nel prossimo Consiglio europeo in calendario mercoledì prossimo a Copenhagen mentre la Commissione europea sta valutando la procedura giuridica per sottrarre la decisione all'unanimità (Ungheria e Slovacchia potrebbero bloccare tutti) e mettersi al riparo da richieste di danni russe.
I soldi potrebbero essere investiti per comprare titoli Ue il cui ricavato verrebbe distribuito in varie tranche a Kiev. Non è escluso il ricorso a un veicolo societario esterno. Tra i grandi Paesi resta scettica sull'operazione la Francia.