
Cupo ma provocatorio. Così il New York Times descrive il ritorno di Jimmy Kimmel in televisione dopo la sospensione di quasi una settimana decisa dalla rete Abc, di proprietà Disney, per il suo 'Jimmy Kimmel Live!'. Una misura scattata dopo che il comico commentando nel corso della sua trasmissione l'omicidio di Charlie Kirk aveva dichiarato che la "gang Maga" stava facendo di tutto per presentare il presunto assassino come "qualsiasi cosa tranne che uno di loro" cercando di ricavarne "vantaggi politici".
Kimmel, che in diversi momenti aveva la voce a tratti rotta ed è apparso sul punto di scoppiare a piangere, ha esordito con un "come stavo dicendo prima di essere interrotto" spiegando che non intendeva scherzare sull'omicidio dell'influencer conservatore. Il comico ha dichiarato di non avere “alcuna illusione di poter cambiare l'opinione di qualcuno, ma voglio chiarire una cosa, perché è importante per me come essere umano, e cioè che non è mai stata mia intenzione prendere alla leggera l'omicidio di un giovane”. Il conduttore del late show ha inoltre specificato che non intendeva “incolpare alcun gruppo specifico per le azioni di quello che... era ovviamente un individuo profondamente disturbato" e, visibilmente commosso, ha lodato Erika Kirk che ha perdonato pubblicamente l'assassino di suo marito.
Il comico, conduttore di diverse cerimonie degli Oscar e degli Emmy, ha dichiarato di essersi arrabbiato dopo aver appreso della sospensione del suo programma da parte della Abc e ha criticato le affiliate locali della rete che hanno tolto il suo show dalla loro programmazione. “Non è legale. Non è americano. È antiamericano”, ha commentato il presentatore che ha poi elogiato i suoi capi per averlo rimandato in tv. Una mossa che secondo Kimmel "li mette ingiustamente a rischio".
Kimmel ha ringraziato chi lo ha sostenuto e anche chi non lo apprezza ma che ha difeso il suo diritto di parola, come il senatore repubblicano del Texas Ted Cruz. “Ci vuole coraggio per parlare contro questa amministrazione”, ha detto il comico che ha riservato attacchi e deriso Donald Trump. “Ha fatto del suo meglio per cancellarmi e invece ha costretto milioni di persone a guardare questo programma”, ha affermato Kimmel.
Parole che non potevano sfuggire all'attenzione del presidente impegnato nelle stesse ore in un intervento fiume al Palazzo di Vetro a New York in cui ha ribadito di aver messo fine a "sette guerre". La risposta di Trump è arrivata, come spesso accade, per mezzo del suo social Truth, lo stesso sul quale in contemporanea ha scritto che l'"Ucraina può vincere la guerra grazie all'Unione europea e alla Nato". "Non riesco a credere che Abc Fake News abbia ridato il lavoro a Jimmy Kimmel. La ABC aveva comunicato alla Casa Bianca che il suo show era stato cancellato!", si legge nel post pubblicato da The Donald.
Il presidente Usa si chiede "perché dovrebbero voler riassumere qualcuno che lavora così male, che non è divertente e che mette a repentaglio la rete trasmettendo per il 99% sporcizia democratica positiva?". Infine la minaccia ai dirigenti della rete: "penso che metteremo alla prova la Abc su questo.
Vediamo come andrà. L'ultima volta che li ho perseguiti, mi hanno dato 16 milioni di dollari. Questa volta sembra ancora più redditizio. Un vero branco di perdenti! Lasciamo che Jimmy Kimmel marcisca con i suoi pessimi ascolti".