Politica estera

New York, altro hotel di lusso trasformato in rifugio per migranti: “Si teme per il turismo”

La città guidata dal dem Adams invasa da richiedenti asilo: 180mila persone in meno di due anni. Preoccupazione per le possibili ripercussioni sul turismo

New York, altro hotel di lusso trasformato in rifugio per migranti: “Si teme per il turismo”

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180mila migranti a New York dall’agosto 2022 ad oggi: un’emergenza che sta dilaniando la città, tanto da spingere il sindaco Eric Adams – team democratico – ad attaccare frontalmente Joe Biden. Per contenere i danni, molti hotel vengono trasformati in rifugi per richiedenti asilo. Non parliamo di B&B spartani, ma di alberghi di lusso. Negli ultimi giorni sono scoppiate le polemiche per la “conversione” del boutique hotel Le Jolie in struttura per migranti: una struttura da 55 camere nell’esclusivo quartiere di Williamsburg dedicata interamente agli stranieri a caccia dell’american dream.

L’hotel Le Jolie vanta uno stile sofisticato e senza tempo, si legge sul sito internet della struttura, che promette“una tecnologia all’avanguardia per rendere il soggiorno confortevole”. A lanciare l’allarme sono stati gli stessi proprietari: serviranno importanti lavori di ristrutturazione per fare tornare le stanze in condizioni ideali per i milioni di turisti che mantengono a galla l’economia di NY. "È un'ottima notizia per gli addetti al settore edile, ma non è una notizia così eccezionale se sei l'attuale proprietario di un albergo”, le parole di Vijay Dandapani della Hotel Association of New York City (HANYC).

Hotel Le Jolie

L’invasione di migranti ha messo in ginocchio New York, ormai è lapalissiano. Il Daily Mail riporta che il Dipartimento dei servizi per i senzatetto della città ha sottoscritto con l'ente benefico per l'edilizia abitativa St Pauls un contratto da 12,3 milioni di dollari per convertire edifici in rifugi per le famiglie di richiedenti asilo. Nel corso degli ultimi mesi sono sorte tendopoli a Floyd Bennett Field, al Creedmoor Psychiatric Center e nell’area dell’aeroporto Kennedy. I numeri sono impietosi: almeno 16 mila camere d’albergo sono state tolte dal mercato per essere utilizzate come dimora per stranieri. Molte di queste non torneranno più a essere alloggi per turisti, con tutte le ripercussioni economiche del caso. Attualmente ci sono 65.000 migranti ospitati in 214 centri di accoglienza di emergenza della città.

Il clima è rovente, le tensioni tra migranti che lottano per sopravvivere rischiano di scoppiare da un momento all’altro. E c’è anche grande preoccupazioni per le conseguenze sul turismo: New York rischia di diventare sempre meno attrattiva, con buona pace di buonisti rossi & Co.

che fanno finta di niente.

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