Politica estera

Prestiti a Boris Johnson: si dimette il presidente della Bbc

Di fronte all'evidenza di un conflitto di interessi lascia Richard Sharp, il presidente Bbc nominato nel 2021 da Boris Johnson nei mesi in cui aiutava l'ex premier del Regno Unito a ottenere un corposo prestito

Prestiti a Boris Johnson: si dimette il presidente della Bbc
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Il presidente della Bbc, Richard Sharp, ha ufficializzato oggi le sue dimissioni per la querelle apertasi nel Regno Unito sul suo ruolo nel garantire un prestito all'ex premier e leader del Partito Conservatore Boris Johnson, che lo ha nominato alla guida dell'emittente televisiva nel gennaio 2021. A gennaio uno scandalo aveva colpito Sharp e l'ex inquilino di Downing Street dopo che era emerso da un'inchiesta del Sunday Times come Sharp, 67 anni e un lungo passato nella finanza, avesse aiutato BoJo a conoscere il banchiere Sam Blyth, canadese, per ottenere un prestito destinato a finanziare i numerosi debitid dell'allora primo ministro oberato da divorzi, assegni di mantenimento e spese famigliari.

Nello stesso periodo Sharp fu scelto dall'architetto della Brexit per subentrare all'uscente David Clementi alla presidenza della società pubblica che gestisce la Tv nazionale britannica. La nomina al massimo organo informativo del Regno Unito di un uomo della finanza fece scalpore ma non sorprese affatto la continuità di posizioni politiche tra Sharp e il Partito Conservatore al potere a Londra dal 2010. Dopo tre decenni passati tra Jp Morgan e Goldman Sachs a Londra Sharp è stato presidente della Royal Academy of Arts (2007-2012) e poi consigliere di Boris Johnson per le questioni economiche nel corso del mandato dell'ex giornalista divenuto politico da primo cittadino di Londra e poi fu a fianco, nel primo governo Johnson, dell'attuale primo ministro Rishi Sunak quando nell'era Johnson ricopriva la carica di Cancelliere dello Scacchiere.

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I fatti contestati all'ex presidente della Bbc

Sharp non ha mai nascosto di aver fatto da tramite tra Johnson e Blyth. A dividere l'opinione pubblica britannica è il fatto che a fare da mediatore per l'operazione fu un funzionario del governo di Sua Maestà, il capo di Gabinetto di BoJo Simon Case. Johnson aveva ottenuto un prestito da 800mila sterline da una non meglio precisata banca d'affari per risanare i suoi conti in attesa di passare all'incasso con l'attuale fase che lo vede grande ex della politica ma attivo conferenziere e scrittore capace di fatturare milioni di sterline ogni anno. Ma l'operazione trasparenza di Sharp ha finito per penalizzarlo, dato che un'indagine del Commissariato per le nomine pubbliche di Londra ha rivelato un profondo conflitto d'interessi, anche se non necessariamente voluto.

Il fatto che Johnson avesse nominato Sharp alla Bbc nella stessa fase in cui questi faceva da tramite per alleviare i problemi debitori del premier è stato ritenuto inopportuno. Inoltre, gli headhunter consultati dalle autorità di investigazione hanno scoperto che durante la ricerca di profili adatti per la carica di presidente della Bbc il governo aveva sostenuto di non considerare credibile alcuna candidatura oltre quella di Sharp.

La situazione in Regno Unito

Il Guardian ha attaccato la condotta della Tv pubblica e del suo top management: "Le dimissioni di Sharp arrivano in un momento difficile per la Bbc, che è stata colpita dalle critiche per essere diventata troppo vicina al governo conservatoree affronta domande sul fatto che sia stata troppo pesantemente influenzata dai ministri" della maggioranza costituita da Johnson con la vittoria elettorale del 2019. La testata della sinistra britannica ricorda inoltre come Lucy Powell del Partito Laburista abbia detto che l'incidente ha "causato danni incalcolabili alla reputazione della Bbc e ha seriamente minato la sua indipendenza a causa dello squallore e del clientelismo dei conservatori".

Nuova tegola per Sunak, intento a cercare di riportare trasparenza e normalità nel Paese dopo la caduta di Johnson e la disastrosa esperienza di Liz Truss. Ma ad avere in mano la palla della nomina del successore di Sharp, che sarà nominato per un mandato quadriennale, saranno sempre i Tory. Che potranno scegliere l'uomo o la donna in grado di traghettare la Bbc verso il delicato appuntamento del voto di fine 2024 o inizio 2025 in cui i Laburisti sognano di tornare al potere dopo quasi tre lustri di purgatorio all'opposizione. E potrebbe, in caso di maggioranza di Sinistra, durare fino al 2027.

Facendo proseguire di fatto quell'influenza Tory consolidatasi anche per gli ambigui legami tra Johnson e i suoi finanziatori.

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