Tregua in bilico, idea Usa: corridoio di fuga per i miliziani di Hamas

La proposta per cercare di rafforzare il cessate il fuoco nella Striscia. Lunedì vertice dei Paesi musulmani

Tregua in bilico, idea Usa: corridoio di fuga per i miliziani di Hamas
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Gli Stati Uniti hanno proposto ai militanti di Hamas un passaggio sicuro per uscire dalle aree controllate da Israele a Gaza. A riportarlo è Axios. L'obiettivo della proposta americana, trasmessa al movimento islamista mercoledì tramite mediatori egiziani e qatarioti, è quello di stabilizzare il cessate il fuoco. Pur esprimendo pubblicamente il proprio appoggio per gli ultimi raid dello Stato ebraico, Donald Trump dietro le quinte si sarebbe però lamentato, definendo l'attacco sproporzionato. Anche il presidente turco Erdogan accusa: «Israele cerca scuse per violare la tregua a Gaza». Le vittime continuano ad aumentare. Un sospetto palestinese che si era avvicinato alle truppe

israeliane a Jabalia è stato ucciso. Mentre Wafa riporta che gli attacchi di Tel Aviv hanno ammazzato cinque gazawi in diverse località dell'enclave. Israele ha anche consegnato 30 corpi e sono state identificate le salme di Amiram Cooper e Sahar Baruch, i due ostaggi restituiti ieri da Hamas.

La situazione è in ebollizione anche all'interno dello Stato ebraico. Il ministro della Difesa Israel Katz ha dato il benservito alla responsabile legale dell'esercito, Yifat Tomer-Yerushalmi, accusata di aver partecipato alla fuga di notizie legata a un video che mostrava delle guardie carcerarie abusare di un detenuto palestinese nel carcere di Sde Teiman. Katz ha spiegato: «Farò in modo che giustizia sia fatta per tutti coloro che sono coinvolti nella sanguinosa diffamazione dei soldati dell'Idf». Gli Stati Uniti, invece, si fanno sentire anche su un'altra altra questione. Si oppongono al piano presentato da Israele per la distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia. Le forze di Tel Aviv e la controversa Gaza Humanitarian Foundation hanno proposto la creazione di 10-20 punti di consegna lungo la cosiddetta Linea Gialla. L'idea è sostenuta dagli stessi funzionari

che avevano spinto per l'operatività del GHF nella Striscia che si è però rivelata deficitaria e ha causato parecchie uccisioni di palestinesi in fila per il cibo.

La diplomazia intanto si muove. Lunedì a Istanbul si terrà un vertice dei ministri degli Esteri di Paesi musulmani. Ma c'è il rischio che si apra un nuovo fronte con il Libano. Secondo il quotidiano L'Orient Le Jour, gli Stati Uniti hanno proposto una zona cuscinetto nel sud sotto amministrazione internazionale che replica il «modello Gaza». Il governo di Beirut è sotto pressione perché deve scegliere tra accettare i negoziati con Israele o affrontare una grave escalation, e chiede la fine degli attacchi di Tel Aviv.

È pronto a trattare, ma sta valutando un'ampia offensiva diplomatica. Ma il confine nord dello Stato ebraico si surriscalda. Un uomo è morto e un altro è rimasto ferito in seguito a un raid aereo dell'Idf nel sud del Libano, nel villaggio di Kunin, dove è stata colpita una motocicletta.

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