"L'Hitler dei nostri tempi". I pro-Pal attaccano Trump durante la cena a Washington

Il presidente difende l’invio della Guardia Nazionale e la sua politica di tolleranza zero per la criminalità, promettendo nuove operazioni in altre città

"L'Hitler dei nostri tempi". I pro-Pal attaccano Trump durante la cena a Washington
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Martedì sera Donald Trump ha lasciato la Casa Bianca per una rara uscita pubblica in quel di Washington. Il presidente statunitense ha cenato al ristorante Joe’s Seafood, Prime Steak & Stone Crab, a pochi isolati dalla sua residenza, trasformando l’occasione in un palcoscenico per promuovere la sua campagna di “tolleranza zero” nella capitale.

Accompagnato dal vicepresidente JD Vance, dal segretario di Stato Marco Rubio, dal segretario alla Difesa Pete Hegseth, dalla capo dello staff Susie Wiles e dalla portavoce Karoline Leavitt, Trump è arrivato tra applausi e contestazioni. Alcuni sostenitori lo hanno accolto con entusiasmo, mentre un piccolo gruppo di manifestanti ha scandito slogan filo-palestinesi mostrando bandiere di Gaza e cartelli che lo accusavano di autoritarismo. “Free DC, Free Palestine, Trump is the Hitler of our times”, è lo slogan ripetuto dai manifestanti. Davanti ai giornalisti, Trump ha sostenuto che la sua decisione del 7 agosto di dispiegare la Guardia Nazionale e di federalizzare la polizia ha trasformato Washington in una “zona sicura”, affermando che “oggi non c’è praticamente più criminalità”.

All’interno del locale, un video diffuso sui social lo mostra stringere mani ai clienti e lanciare uno sguardo prolungato verso i contestatori. Trump ha insistito sul fatto che i ristoranti della capitale “stanno tornando a riempirsi” e che amici e conoscenti lo ringraziano per aver avviato lo sgombero dei campi di senzatetto. Tuttavia, diversi ristoratori hanno segnalato un calo delle prenotazioni da quando è iniziata l’operazione, che ha già portato a circa 2.200 arresti.

Il giro di vite, che ha alimentato tensioni nei quartieri più tranquilli della città, non si limita a Washington. Già a giugno Trump ha inviato la Guardia Nazionale a Los Angeles e minaccia di estendere la misura ad altre metropoli governate dai Democratici come Baltimora, New Orleans e Chicago.

Proprio sulla città dell’Illinois, durante il weekend, il presidente ha pubblicato un fotomontaggio ispirato al film Apocalypse Now, con elicotteri che sorvolano un panorama in fiamme e la scritta: “Amo l’odore delle deportazioni al mattino. Chicago sta per scoprire perché si chiama Dipartimento della Guerra”.

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