Scatta la vendetta di Trump contro il WSJ: ecco cosa ha deciso il tycoon

La Casa Bianca ha negato l'accredito alla Tarini Parti che era stata designata per coprire le tappe del viaggio di quattro giorni del presidente in Scozia

Scatta la vendetta di Trump contro il WSJ: ecco cosa ha deciso il tycoon
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La Casa Bianca ha escluso il Wall Street Journal dal pool stampa che accompagnerà il presidente Donald Trump nel viaggio previsto in Scozia dal 25 al 29 luglio.

Lo ha confermato a Politico la portavoce Karoline Leavitt. La decisione arriva pochi giorni dopo che Trump ha avviato un’azione legale contro il quotidiano, accusandolo di diffamazione per un articolo in cui si sostiene che nel 2003 avrebbe inviato a Jeffrey Epstein una lettera contenente un disegno osceno e un messaggio a sfondo sessuale in occasione del suo cinquantesimo compleanno.

Tarini Parti, giornalista della Casa Bianca per il Wall Street Journal, era stata inizialmente designata per coprire le ultime tappe del viaggio di quattro giorni del presidente nei suoi resort golfistici di Turnberry e Aberdeen, in Scozia. Tuttavia, è stata rimossa dalla rotazione dei giornalisti autorizzati a seguire il presidente, secondo quanto riferito da Leavitt.

Come confermato anche dalla corte d’appello, nessuna testata ha un diritto garantito ad accedere allo Studio Ovale, all’Air Force One o agli spazi privati del presidente”, ha affermato Leavitt in una nota ufficiale. “Il Wall Street Journal, a causa della sua condotta diffamatoria e ingannevole, non farà parte del gruppo di 13 testate ammesse a bordo. La Casa Bianca si impegna a dare spazio a un numero più ampio possibile di voci giornalistiche, a livello globale”, ha tuonato.

Il Journal non ha voluto commentare l’accaduto, così come non è chiaro se la testata sarà reintegrata nei futuri pool stampa della Casa Bianca o durante prossimi viaggi ufficiali. Anche all’interno della redazione di Washington del Wall Street Journal è calato il silenzio, con i giornalisti che si sono rifiutati di rilasciare dichiarazioni.

Si tratta comunque di una risposta relativamente contenuta, se confrontata con quella riservata in precedenza all’Associated Press.

In quell’occasione, dopo che l’agenzia aveva scelto di non adottare l’espressione “Golfo d’America” per il Golfo del Messico, tutti i suoi giornalisti e fotografi vennero rimossi da ogni rotazione nei pool stampa ufficiali.

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