
Si sono conclusi dopo un’ora i negoziati tra Ucraina e Russia. L’incontro di Istanbul si è svolto in lingua russa e non è stata raggiunta l’intesa sul cessate il fuoco: la fumata bianca è arrivata solo su un nuovo scambio di prigionieri di guerra. Ma i dialoghi vanno avanti e la delegazione di Mosca ha messo sul tavolo una tregua parziale “di due-tre giorni” e “in alcune zone della linea del fronte”. La conferma è arrivata dal capo della delegazione russa Vladimir Medinsky: "Abbiamo avanzato una proposta piuttosto generale. Un cessate il fuoco concreto che duri due o tre giorni in alcune zone del fronte". Secco “no”, invece, alla proposta di Kiev di un cessate il fuoco incondizionato, secondo il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov.
Le due delegazioni hanno concordato “uno scambio di prigionieri'' e ''la restituzione dei corpi di sei mila soldati caduti ciascuno''. In base a quanto pattuito, saranno rilasciati tutti i militari gravemente malati e quelli di età inferiore ai 25 anni. Medinsky ha parlato del "più grande scambio di prigionieri" finora avvenuto. Ricordiamo che già nel corso del primo round di colloqui risalente al 18 maggio le due delegazioni avevano concordato uno scambio di prigionieri, mille russi per mille ucraini.
Ma non è tutto. L’Ucraina ha proposto alla Russia di tornare al tavolo negoziale entro la fine di giugno: "Abbiamo proposto alla parte russa di tenere un incontro per la fine di questo mese, tra il 20 e il 30 di giugno", l’analisi di Umerov. Il ministro della Difesa di Kiev ha aggiunto che Zelensky sarebbe pronto a un incontro con Putin: “Se necessario siamo pronti a iniziare i preparativi anche domani". Sul punto è intervenuto anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha proposto di ospitare a Istanbul o ad Ankara un incontro tra i due leader e il presidente americano Donald Trump. Secondo la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, il tycoon sarebbe pronto a recarsi in Turchia: "Il presidente ha detto di essere aperto alla proposta, se si arriverà a questo, ma vuole che entrambi i leader e entrambe le parti siedano insieme al tavolo delle trattative".
Nell'ambito del vertice di Istanbul, Mosca ha consegnato a Kiev un memorandum dettagliato su cessate il fuoco e pace e Kiev ha preso tempo per studiarlo. "Il memorandum consiste in due parti" ha spiegato Medinsky: "La prima su come raggiungere una pace reale e duratura. La seconda parte invece riguarda le misure da adottare per rendere possibile un cessate il fuoco completo". L'Ucraina ha confermato che valuterà "nel corso delle prossime settimane" i documenti ricevuti oggi: "Abbiamo dato alla Russia i nostri documenti nei giorni scorsi, i russi ci hanno dato i loro solo oggi, per alcune settimane li esamineremo".
Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Ria Novosti, tra le condizioni inserite nel memorandum per il cessate il fuoco completo vi è il ritiro di tutte le truppe ucraine dalle quattro regioni (Donetsk, Lugansk, Zaporizhia e Kherson) parzialmente occupate dalle forze armate russe.
La seconda opzione, invece, prevede l'inizio della smobilitazione delle forze di Kiev, la revoca della legge marziale, l'esclusione della presenza di truppe straniere in Ucraina, la fine degli aiuti militari stranieri a Kiev e la tenuta di elezioni entro cento giorni dopo la revoca della legge marziale.