
nostro inviato a Venezia
Meno 205 giorni alla cerimonia delle Olimpiadi Milano Cortina e il sogno di Matteo Salvini sarebbe «vedere scendere dalle montagne di Bormio e di Cortina atleti russi e ucraini con le loro bandiere, e magari vederli insieme su un podio. Ci sono 3.500 atleti tra cui 80 ucraini, e due mesi di tempo» prima che vengano chiuse le griglie olimpiche , «due mesi di tempo per arrivare ad un cessate il fuoco, alla fine dei missili e cannoni. Sarebbe il massimo che i 3 miliardi e mezzo di telespettatori potessero vedere le bandiere di tutto il mondo. È 'difficile pensare che possa avvenire ma era difficile anche che le Olimpiadi dei territori sconfiggessero il Nord europa eppure ce l'abbiamo fatta. Un podio ucraino e russo sarebbe l'immagine più bella di queste Olimpiadi». Messaggio di pace alla presentazione ufficiale delle medaglie olimpiche e paralimpiche dei Giochi 2026, ieri a Palazzo Balbi a Venezia. Saranno 1.146 in tutto per i 195 eventi in cui verranno assegnate. Presenti il governatore del Veneto e padrone di casa Luca Zaia, che sta giocando le ultime carte per arrivarci ancora come governatore («squadra che vince non si cambia» insiste Salvini), il presidente della Lombardia Attilio Fontana, l'assessore allo Sport del Comune Martina Riva, il ceo della Fondazione 2026 Andrea Varnier, il presidente del Cip Marco Giunio De Sanctis,
È il primo evento olimpico in cui il presidente della Fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò si presenta solo in questa veste e debutta come presidente del Cio Luciano Bonfiglio. Zaia, Fontana, il ministro dello Sport Andrea Abodi nei loro interventi sottolineano il ruolo determinante di Malagò «la tenacia e le sue relazioni ci hanno permesso di portare a casa il risultato». Abodi in collegamento da Roma annuncia una novità che viene accolta con un «finalmente» dalla campionessa Federica Pellegrini, oggi membro del Cio e testimonial con la pluricampionessa paralimpica Francesca Porcellato: «Per la prima volta i premi per gli atleti olimpici saranno detassati». Per Buonfiglio «arrivare qui da presidente è la più grande emozione, che condivido con il caron Giovanni e gli altri esponenti. Da atleta, quando mi trovai alla cerimonia dissi da buon napoletano mò puoi pure morire. Ora siamo qui per realizzare con i nostri Giochi un modello di saper fare e di comportamento virtuoso. Sono sicuro che arriveremo preparatissimi». Malagò ironizza sulle polemiche legate ai Giochi estivi a Parigi: «Tranquilli, queste medaglie realizzate dall'Istituto poligrafico Zecca dello Stato non si deteriorano...». Anche Salvini aggiunge, ricordando un'altra protesta degli atleti sulla Senna: «I nostri letti nei villaggi olimpici saranno comodi ed ecocompatibili». Il vicepremier leghista spiega che saranno i Giochi «delle autonomie, dei territori» e rimarca che «portarli a casa con un governo complicato come quello di allora con i 5 Stelle è stata sì un'impresa olimpica». Foto di gruppo con le Medaglie che nel design rappresentano due metá unite come un sigillo dai Cerchi olimpici. Malagò consegna «simbolicamente» la prima a Zaia.
Medaglie della pace come vorrebbe Salvini? Da membro del Cio Malagò è più cauto: «Chi nel mondo non si augurerebbe che tutte le nazioni potessero partecipare, tutti facciamo il tifo, ma sappiamo perchè alcune nazioni sono fuori...».