Politica internazionale

Arriva il Piano Mattei. Cabina di regia, funzioni e missione: di cosa si tratta

L'Italia punta a tornare centrale nei rapporti con l'Africa. Dagli obiettivi alla relazione in Parlamento passando per la struttura: ecco cosa prevede la bozza

Arriva il Piano Mattei. Cabina di regia, funzioni e missione: di cosa si tratta

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Sta arrivando l'ora del Piano Mattei, uno dei principali contenuti del programma elettorale di Fratelli d'Italia a cui Giorgia Meloni è particolarmente affezionata. Da tempo il presidente del Consiglio lo ritiene un primo importante passo per far sì che il nostro Paese torni a vantare un ruolo centrale per quanto riguarda i rapporti con l'Africa. Il Consiglio dei ministri convocato per venerdì 3 novembre alle ore 11 vede all'ordine del giorno anche lo schema di decreto-legge relativo alle disposizioni urgenti per lo sviluppo in Stati del continente africano. Dagli obiettivi alla missione passando per struttura e le funzioni: ecco cosa prevede la bozza.

Cos'è il Piano Mattei

Il Piano Mattei è un documento programmatico strategico che rappresenta la base su cui viene attuata la collaborazione dell'Italia con Stati del Continente africano. Ha una durata quadriennale e può essere aggiornato anche prima della scadenza. Individua diversi ambiti di intervento e priorità di azione, come ad esempio il contrasto all'immigrazione irregolare, la cooperazione allo sviluppo, la ricerca, l'istruzione, la promozione delle esportazioni, gli investimenti, l'approvvigionamento delle risorse naturali (comprese quelle idriche ed energetiche) e il potenziamento delle infrastrutture digitali.

L'obiettivo è quello di dare vita a un nuovo partenariato in grado di "promuovere uno sviluppo comune, sostenibile e duraturo, nella dimensione politica, economica, sociale, culturale e di sicurezza". Un intento raggiungibile favorendo la condivisione e la partecipazione degli Stati africani interessati "all'individuazione, alla definizione e all'attuazione degli interventi previsti".

La cabina di regia

La cabina di regia per il Piano Mattei sarà presieduta dal presidente del Consiglio. A farne parte saranno i ministri, il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, i rappresentanti di imprese a partecipazione pubblica e della società civile. Non può affatto sfuggire una sottolineatura importante: tra i componenti figurano anche i presidenti di Cassa depositi e prestiti e della società Sace.

La cabina di regia sarà chiama a svolgere diverse funzioni: tra le altre cose rientrano il coordinamento delle attività di collaborazione e delle iniziative di comunicazione, il monitoraggio dell'attuazione del Piano Mattei, l'approvazione della relazione annuale al Parlamento e la promozione delle iniziative volte all'accesso alle risorse messe a disposizione dall'Unione europea oltre che da organizzazioni internazionali.

La struttura di missione

Inoltre viene prevista l'istituzione di una struttura di missione: sarà composta da due unità dirigenziali di livello generale, da due unità dirigenziali di livello non generale e da 15 unità di personale non dirigenziale. La struttura di missione svolgerà attività di rilievo: assicurerà il supporto al presidente del Consiglio per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell'azione del governo; garantirà il supporto al presidente e al vicepresidente della cabina di regia nell'esercizio delle funzioni (di cui curerà il segretariato); provvederà a predisporre la relazione annuale al Parlamento.

La relazione al Parlamento

L'articolo 6 spiega che il 30 giugno di ogni anno il governo dovrà trasmettere alle Camere una relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei, previa approvazione da parte della cabina di regia. "La relazione indica altresì le misure volte a migliorare l'attuazione del Piano Mattei e ad accrescere l'efficacia dei relativi interventi rispetto agli obiettivi perseguiti", si legge nella bozza del testo.

Il decreto entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.

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