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"Inaccettabile". La replica di La Russa alla speaker russa

A New Delhi, il presidente La Russa replica alla speaker russa che ha parlato di responsabilità ucraine nella guerra che, ormai, volge per i due anni

"Inaccettabile". La replica di La Russa alla speaker russa
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Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, si trova in queste ore a New Delhi per partecipare al G20 dei presidenti dei Parlamenti e in apertura del suo discorso non ha potuto fare a meno di replicare alle parole di Valentina Ivanova Matvienko, presidente del Consiglio della Federazione, Assemblea Federale della Federazione Russa. Marvienko, nel corso del suo intervento, ha pronunciato parole sulla responsabilità ucraina nella guerra davanti alle quali la seconda carica dello Stato italiano non ha potuto fare a meno di allargare le braccia.

"Avevo previsto un breve intervento sui temi specifici di questo summit, ma l'intervento della speaker russa mi impone immediatamente, per la mia coscienza e per la posizione italiana, di sottolineare come sia inaccettabile fare finta che non sia avvenuta una aggressione a danno dell'Ucraina", dichiara il presidente del Senato. La Russa, infatti, aggiunge che l'aggressione perpetrata ai danni del Paese di Volodymyr Zelensky "ha sconvolto l'indipendenza, la libertà, la vita di quel Paese".

Per questa ragione, aggiunge ancora il presidente di Palazzo Madama, da parte sua non è possibile accettare "che si possa in questa sede parlare trascurando questo fatto". Sarebbe bastato, è la postilla di La Russa, "attenersi ai temi oggetti di questo convegno, anche perché sarebbe bastato richiamarsi unicamente alla condanna del terrorismo pronunziata questa mattina dal primo ministro Modi, che suona di preoccupante attualità anche per i drammatici avvenimenti di Israele".

Nel proseguo del suo intervento, il presidente del Senato spiega, stavolta in modo generico e senza riferimenti alla Russia, che "la guerra e i conflitti diffusi su larga scala mettono a rischio non solo l'ecosistema ma la stessa umanità. L'ecologia intesa come ecologia umana è la frontiera di civiltà del nuovo millennio". Per tale ragione, prosegue la seconda carica della Repubblica italiana, "la cooperazione internazionale deve essere guidata dal principio di condivisione delle responsabilità e da uno sforzo comune per la pace e la giustizia tra popoli e tra generazioni".

In conclusione del suo intervento, quindi, il presidente La Russa afferma: "La fame, le migrazioni, lo sfruttamento

delle persone e delle risorse, l'incertezza degli stili di vita e molte volte della stessa vita, sono sfide che impongono un meccanismo di confronto non solo fra governi, ma fra governi e Parlamento".

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