Nelle scorse ore fonti della Nato hanno confermato al Financial Times la programmazione per il 2024 di una grande esercitazione in funzione anti-russa. In particolare, entro la prossima primavera, 31 Paesi dell'Alleanza atlantica saranno impegnati nella simulazione di un attacco russo a uno dei membri dell'alleanza. Soldati e mezzi dovranno esercitarsi per respingere l'eventuale azione di Mosca. L'esercitazione ha senza dubbio un importante valore politico: segna infatti la volontà della Nato di non abbassare la guardia sul fronte est, quello attualmente più delicato.
Il dispiegamento previsto per la nuova esercitazione Nato
L'elemento che più impressiona, leggendo le anticipazioni rivelate dal Ft, riguarda il massiccio dispiegamento programmato per la prossima primavera. I numeri in tal senso sembrano parlare chiaro. In primis, a essere coinvolti saranno 31 Paesi. Oltre agli Stati membri, questa volta ci sarà anche la Svezia.
Circostanza non scontata, considerando che l'iter per l'ingresso di Stoccolma nella Nato sembra essersi sbloccato dopo il parziale via libera del presidente turco Erdogan. Quest'ultimo infatti, dopo il veto posto sul Paese scandinavo per via delle questioni legate ai curdi, a luglio ha espresso la volontà di ratificare l'ingresso della Svezia. Non è detto però che l'ultima firma su Stoccolma arrivi entro la primavera, ma la presenza dell'esercito svedese dimostra comunque la volontà delle parti di accelerare i tempi.
Ci sono poi i numeri relativi agli uomini e ai mezzi impiegati. Secondo il Ft, saranno impegnati qualcosa come 41mila soldati. Non solo, ma le esercitazioni si svolgeranno anche su 50 navi militari e un numero molto elevato di blindati, carri armati e mezzi militari di ogni genere. Imponente anche la cifra delle missioni che verranno svolte per simulare la difesa da un eventuale attacco russo: ci saranno tra le 500 e le 700 operazioni di combattimento.
Il Ft non usa quindi mezzi termini per descrivere lo scenario che si vedrà nel 2024: la prossima esercitazione sarà la più importante dalla fine della Guerra fredda. Mai, a partire dagli anni Novanta, la Nato ha impiegato così tanti uomini e mezzi per simulare l'attacco di una forza esterna. E, in special modo, della Russia.
Duello a distanza con Mosca
Le esercitazioni vengono svolte ogni anno e non sono certo rare. Anche quella della prossima primavera è da annoverarsi tra le consuetudinarie esercitazioni programmate e organizzate per testare le capacità di risposta a una minaccia esterna. La portata però non è affatto ordinaria. Quest'ultima circostanza dimostra le intenzioni della Nato di non abbassare la guardia sulla Russia.
Mosca viene quindi percepita ancora non solo come nemica ma, soprattutto, in grado di poter attacccare un Paese della Nato nel prossimo futuro. E questo nonostante l'impegno delle forze del Cremlino in Ucraina e l'enorme costo, in termini di soldi, mezzi e vite umane, patito dalla Russia nelle operazioni belliche contro Kiev.
Segnali politici e militari di un duello a distanza che non cenna a placarsi.
Al contrario, Nato e Russia continuano a guardarsi con reciproca diffidenza e con reciproco sospetto. La notizia dell'organizzazione delle prossime esercitazioni dell'Alleanza Atlantica, è destinata a generare diverse reazioni anche dal Cremlino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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