I punti chiave
In occasione del primo anniversario dell'inizio della guerra, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato di nuovo la condanna di Roma all'azione di Mosca e la vicinanza con il governo ucraino. In particolare, il capo dell'esecutivo ha diffuso un videomessaggio tramite i canali social di Palazzo Chigi in cui, tra le altre cose, ha parlato di “fallimento” dei piani di Putin e ha rimarcato quanto visto nel corso della sua recente visita a Bucha e Irpin.
Le parole di Giorgia Meloni
“Un anno fa la Federazione russia ha scioccato il mondo invadendo l’Ucraina. La Russia aveva già compiuto in passato aggressioni nei confronti dei propri vicini, non aveva mai spento le rivendicazioni su quelli che chiama i suoi confini storici, ma nessuno avrebbe potuto immaginare un atto così grave” , ha detto nel suo discorso Meloni. Il riferimento del Presidente del Consiglio è probabilmente agli episodi legati alla Georgia nel 2008 e alla Crimea nel 2014, oltre che ovviamente al Donbass. Episodi che secondo il blocco della Nato sono da ricondurre esclusivamente alla volontà di Mosca di non perdere terreno in quella che il Cremlino considera da sempre la propria sfera di influenza.
"Ci eravamo illusi: l’obiettivo di Putin era far capitolare l’Ucraina per poi rivolgere le sue mire espansionistiche agli altri Stati confinanti, non solo europei", ha aggiunto. Da qui in poi, Meloni ha esaltato la capacità di resistenza di Kiev. Circostanza già ribadita nella sua recente visita nella capitale ucraina, lì dove ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Il piano è fallito. Mosca ha dovuto fare i conti con l’eroica reazione di un popolo disposto a tutto per difendere la propria libertà e con una cosa più forte dei missili e carri armati: l’amore per la propria Patria". Poi un riferimento alla sua visita, tenuta nel giorno del bilaterale con Zelensky, a Bucha e Irpin. "Il popolo ucraino sta pagando un prezzo molto alto per questo. A Bucha e Irpin l’ho visto con i miei occhi e non lo dimenticherò".
Ribadita la posizione dell'Italia
Nella seconda parte del videomessaggio, il premier è poi tornato a sostenere la posizione di Roma al fianco di Kiev. "L’Ucraina non è e non sarà sola perché sta difendendo anche i valori di libertà e democrazia su cui nasce l’identità europea e le fondamenta stesse del diritto internazionale, senza il quale varrebbe solo la forza militare e ogni Stato del mondo rischierebbe di essere invaso dal proprio vicino", ha proseguito Meloni.
Un passaggio quest'ultimo dedicato probabilmente alla votazione di ieri sera all'Onu, dove è stata approvata una risoluzione in cui alla Russia viene imputato di non aver rispettato il diritto di sovranità dell'Ucraina. Risoluzione di cui l'Italia è stata tra i 75 Paesi "co-sponsor", come ribadito al Palazzo di vetro dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
"Non possiamo
consentirlo ed è nostro dovere lavorare per arrivare ad una “pace giusta”. Il mondo libero è debitore nei confronti delle donne e degli uomini ucraini. L’Italia è dalla loro parte", ha concluso il Presidente del Consiglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.