Roblox è una piattaforma di gioco virtuale che ha fatto successo grazie a un formato di "democrazia creativa". Il funzionamento è semplice: ti iscrivi, crei un minigioco ambientato nel roblox-verso, pubblichi oggetti da regalare o vendere sul marketplace, diventi famoso - se il gioco è accattivante, hai una rete di contatti e hai una buona dose di fortuna.
Nel roblox-verso, ogni giocatore può aspirare a diventare un creatore. Chiaramente, questo ha anche dei contro: negli anni, infatti, la Roblox Corporation è stata accusata di avere una politica di moderazione troppo blanda, che ha permesso agli utenti di creare minigiochi intrisi di misoginia, misantropia, xenofobia, estremismo e odio per le minoranze sessuali. Quella stessa accusa è ora valsa a Roblox la messa al bando dalla Federazione Russa.
Il Roblox-ban
Se i Paesi occidentali si sono lamentati con la Roblox Corporation per la presenza di minigiochi xenofobi, omofobi e misogini, la Federazione Russa ha motivato la messa al bando per la presenza di minigiochi che promuoverebbero l'ideologia di genere e il terrorismo.
Da ieri, 3 dicembre, l'agenzia federale deputata alla sorveglianza del mondo mediatico e della rete, Roskomnadzor, ha reso inaccessibile Roblox al pubblico russo. Citando la mancata risposta della Roblox Corporation alle ripetute richieste di chiarimento e rimozione contenuti provenienti da Mosca relativamente a minigiochi che farebbero apologia del terrorismo e dell'idologia di genere, Roskomnadzor ha optato per la linea dura: blocco.
La morsa su Roblox si inquadra nel più ampio contesto dell'inasprimento della censura in Russia da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Inasprimento che, tra le altre cose, riguarda proprio i movimenti ritenuti non in linea coi "valori tradizionali" promossi dal governo, come le organizzazioni LGBT+ e le chiese sataniste, che sono state inserite nell'elenco delle entità terroristiche rispettivamente nel 2023 e nel 2025.
Dietro il ban c'è di più
Ma forse non è per la presenza di minigiochi contrari ai cosiddetti valori tradizionali che la Roblox Corporation è stata espulsa dal mercato videoludico russo. Infatti, in casa Roblox si parla ucraino: il fondatore e amministratore delegato, David Baszucki, ha origini ucraine e negli anni si è speso a favore di cause che gli sono valse l'antipatia di Mosca, come le donazioni alle fondazioni che si occupano di mantenere vivo il ricordo dell'Holodomor.
Dal 24 febbraio 2022 in avanti, cioè da quando è iniziata l'invasione russa dell'Ucraina, diversi utenti di Roblox hanno creato giochi sparatutto ispirati al conflitto che non sono piaciuti, a onor del vero, né a Mosca né a Kiev. Roblox aveva risposto alle critiche, in particolare relative ai casi videoludici "Battle for Ukraine" e "War on Larkiv: Ukraine", rimuovendo i minigiochi più criticati dal proprio store.
Al Cremlino non è bastata la rimozione dei minigiochi che potevano compromettere la narrazione ufficiale sulla guerra.
Avendo Roblox oltre 150 milioni di utenti attivi quotidianamente, il censore russo ha pensato che non fosse possibile controllare ogni minigioco sfornato a cadenza giornaliera sulla piattaforma e al quale il pubblico russo avrebbe potuto essere esposto. Da qui la decisione dell'extrema ratio: messa al bando.