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"Si mangia poco". Lula deluso dalla cucina del Quirinale

Il presidente brasiliano non ha nascosto la sua amarezza per le colazioni di lavoro al Quirinale e all’Eliseo: “Tutto è piccolo e limitato”

"Si mangia poco". Lula deluso dalla cucina del Quirinale

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La cucina italiana è tra le più amate al mondo, come testimoniato plasticamente dal numero di turisti che ogni anno sceglie lo Stivale come meta delle vacanze. Tutti pazzi per pasta, pizza e le altre prelibatezze tipiche, ma c’è chi non ha lesinato critiche. E non parliamo di un utente dei social a caso, ma del presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva, reduce da un viaggio ufficiale in Europa. Bocciatura netta per la colazione di lavoro al Quirinale, ma anche la Francia non se la passa bene: stroncato anche il menù dell’Eliseo.

Nel suo canale YouTube, il settantasettenne di Caetes s’è detto piuttosto insoddisfatto di quello che gli è stato servito al Quirinale e all’Eliseo. La principale amarezza è legata alle porzioni ridotte degli chef, ma non sono venute meno le rimostranze per l’eccessiva sofisticatezza, poco gradita al suo palato “popolare”. “Tutto è piccolo e limitato”, il suo j’accuse: “Non c'è un grande vassoio in cui puoi scegliere e avere quel che desideri. Francamente io non ci sono abituato. Ho bisogno della quantità: sarà pure ingordigia ma mi piace la quantità”.

I due pasti con Macron e Mattarella “non sono stati un granchè”, ha aggiunto, per poi porre l’accento sull’assenza dei suoi amati piatti brasiliani, a partire dalla rabada (zuppa di coda di bue con cipolla e verdure) e dalla galinhada (stufato di riso e pollo, profumato allo zafferano): "Tutto è molto sofisticato, e talvolta non capisci neppure di cosa si tratta". Lula ha ammesso di preferire pranzi e cene a buffet, nel suo cuore c’è l’all-you-can-eta di carne e pizza:“Onestamente non riesco ad abituarmi. Sarà forse golosità da parte mia, ma mi piace la quantità”.

Non è la prima volta che Lula si sofferma sul suo amore per il cibo. Recentemente si è parlato molto del no dei diplomatici brasiliani alla sua richiesta di fare servire la feijoada – uno stufato di fagioli neri e maiale – alle cene di Stato. Il presidente brasiliano ha rivendicato dunque la sua passione per la cucina casereccia, fatta di piatti senza fronzoli e di porzioni luculliane. Concetti forse estranei agli chef di Quirinale ed Eliseo, dediti prevalentemente alla ricercatezza. Nel suo viaggio in Europa Lula ha fatto tappa anche in Spagna e Portogallo, ma i cuochi delle istituzioni di Madrid e Lisbona possono tirare un sospiro di sollievo: nessuna critica dal numero uno di Brasilia.

Lula sarà presto in visita a Bruxelles, per un vertice tra l’Ue e i Paesi del Mercosur: appuntamento alla prossima recensione su YouTube.

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