Leggi il settimanale
Ultim'ora
La Camera approva la manovra con 216 sì, è legge
Ultim'ora
La Camera approva la manovra con 216 sì, è legge

La "sindrome del cuculo"

Questa classe dirigente, nutrita e allevata da noi ma fedele al vangelo di Mosca, oggi è permeabile all'influenza russa e costituisce, in ipotesi di conflitto, un asset strategico schierato contro la democrazia occidentale

La "sindrome del cuculo"
00:00 00:00

L'Occidente odia se stesso? Davvero abbiamo allevato una classe dirigente antioccidentale? Gran parte della colpa potrebbe essere del «cuculo russo». Il cuculo è quell'uccello che, per non dover covare le sue uova, le mette nei nidi di altri uccelli che le coveranno al posto suo. Da noi questa pratica si è ben sposata alla lezione gramsciana dell'egemonia culturale che doveva conquistare il partito comunista. Così la classe dirigente ex comunista, finita la stagione dell'ideologia, si trova priva di una visione autonoma del futuro, e ha sviluppato con naturalezza pratiche antidemocratiche.

Questa classe dirigente, nutrita e allevata da noi ma fedele al vangelo di Mosca, oggi è permeabile all'influenza russa e costituisce, in ipotesi di conflitto, un asset strategico schierato contro la democrazia occidentale. Tanto più che nel Paese dell'Europa capitalista che ha avuto il più importante partito comunista molti di questi legami hanno superato le intemperie di più generazioni.

I frutti dietro ai quali si annida questo pensiero sono evidenti nello stile di comunicazione messo in atto da alcune parti politiche che vorrebbero, pur essendo minoranza, mettere a tacere l'avversario. Ad esempio, con la censura 4.0 sulle piattaforme, si cerca di far rimuovere commenti o contenuti sgraditi anche quando legittimi. Poi si usa l'antifascismo come censura morale per espellere liberali e conservatori dal dibattito politico e culturale.

Oppure una doppia morale sulla libertà di stampa quando si tollerano «fake news» e operazioni di propaganda che confermano la narrazione gradita che è quella di un Occidente ipocrita e decadente, patria di interessi ma senza valori.

Queste narrazioni occupano uno spazio che potrebbe essere dedicato alla coltivazione delle forze più positive e vitali della nostra civiltà che si trovano a subire il declino senza poter disegnare una rinascita.

L'assenza di una visione strategica alternativa caratterizza questa classe dirigente di guastatori mercenari senza credo ideologico ma non senza borsa.

Pronti e adattabili a qualunque potere interessato a indebolire l'Occidente purché pronto a pagare. E se, di fronte a un mondo infuocato la nostra democrazia non è pronta a combattere questi nemici ha già perso la guerra.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica