«La politica del territorio ha subito una sconfitta»

Il gravissimo episodio criminale avvenuto l'altra notte in Via San Bernardo, con la giovane vita di Luciana Biggi così tragicamente spezzata rende indifferibile un responsabile confronto tra le istituzioni ed i cittadini. Con il cuore ancora sanguinante desidero esprimere l'«urlo» di dolore di chi, come il sottoscritto, sa di rappresentare una funzione che deve contribuire a dare risposte concrete ed efficaci all'allarme sociale che si espande nella collettività in seguito ad eventi di questa portata. Lasciatemi dire, afflitto da un devastante senso di impotenza, che venerdì notte in vico San Bernardo la politica non ha saputo svolgere il compito che i genovesi le hanno fiduciariamente assegnato. Ma perché, nonostante i sit-in, i vertici in prefettura, l'aumento dei mezzi di forze di polizia nelle zone considerate sensibili, una ragazza non ha la libertà di vivere nel centro storico la propria gioventù, anche esuberante, senza rischiare di essere aggredita e nei casi estremi addirittura ferita mortalmente come accaduto alla povera Luciana. In un contesto così tragico, accusare le istituzioni politiche che reggono la nostra città lo ritengo improduttivo. Appare opportuno, a mio avviso, che si ridiscutano, però, con grande urgenza gli attuali criteri di controllo del territorio.

È importante pianificare l'intervento della polizia in via San Lorenzo o al Porto Antico nelle ore notturne attraverso presidi mobili aumentando se possibile l'illuminazione nei vicoli di maggior degrado e scarsa frequentazione.
Responsabile Provinciale per la Sicurezza di An

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