Politica

#iostoconmagdi

Va avanti la solidarietà dei lettori nei confronti di Magdi Cristiano Allam, ingiustamente accusato di "islamofobia". Invitiamo a condividere sui social network l'hashtag #iostoconmagdi. Una battaglia per la demopcrazia e la libertà di stampa

Il nostro editorialista Magdi Cristiano Allam è sotto inchiesta per "islamofobia" da parte dell'Ordine dei giornalisti, solo per aver espresso delle idee in alcuni articoli sul Giornale. La notizia ha indignato i lettori, che hanno subito invaso la nostra redazione di lettere, e-mail e fax per esprimere la propria solidarietà e vicinanza alla grande firma. Dal sito internet ilgiornale.it invitiamo a condividere sui social network l'hashtag #iostoconmagdi. Una battaglia per la demopcrazia e la libertà di stampa

 

Grazie per aver pubblicato in passato gli scritti di Magdi Cristiano Allam e di continuare con l'articolo del 28/08/14. Grazie ancora per aver sempre difeso i valori cristiano-giudaico della nostra cultura ed il diritto alla libertà di pensiero.
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Dopo la sconcertante ed ottusa decisione dell'Ordine dei Giornalisti riguardo l'accusa di islamofobia per l'opinione espressa da Magdi Cristiano Allam, non posso non esprimere la mia totale solidarietà. Potrei fare un «copia–incolla «di una mia lettera a il Giornale in séguito al polverone sollevato da La rabbia e l'orgoglio di Oriana Fallaci. La verità è difficile da accettare. Meglio il banale «politically correct» al sapore di vaselina. Sono passati dieci anni ma noto lo stesso astio...
Vincenzo Mangione
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Mi rivolgo ai giornalisti liberali e che si sentono tali, dimettetevi dall'Ordine Nazionale del Politically Correct di Sinistra perché questo è l'Ordine Nazionale dei giornalisti, però cari amici tirate fuori gli attributi abbiate il coraggio di mandarli a quel paese, fate questo passo, fondate un Ordine di giornalisti liberi o forse siete soggiogati psicologicamente come degli iscritti a una setta?

Roberto Zanella
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Che si mandino al Giudice del previsto processo a Magdi Allam le foto delle barbare esecuzioni dei jihadisti in Egitto, Siria, Iraq, Nigeria, Algeria. ecc.; le notizie di stampa di tutti i cruenti attentati compiuti in Europa, Stati Uniti, Kenia, Somalia e quelle delle attività di reclutamento in Italia e altrove di uomini da inviare nei veri campi di battaglia dei succitati Paesi, a conferma che gli articoli del giornalista non sono un'istigazione contro i musulmani ma un avvertimento agli Occidentali su come opera la strategia espansionista islamica. Questo non ha niente a che fare con i musulmani che vivono in pace nel nostro ed altri Paesi. Non si comprende, se c'è in Italia la libertà di stampa, perché Magdi Allam non ne possa scrivere e venga sanzionato dall'Ordine dei Giornalisti. Mi richiama l'episodio in cui fu coinvolto Alessandro Sallusti ed Il Giornale e la legge sulla libertà di stampa che doveva essere approvata in Parlamento. «Campa cavallo che l'erba cresce», si ma quella del bavaglio. Ma chi teme che le verità siano conosciute dagli italiani? Credo con convinzione che ogni giornalista degno di questo nome debba pubblicamente dissentire da quanto deciso dall'Ordine dei giornalisti nei confronti di Magdi Cristiano Allam! Se non lo fa è appunto indegno della sua professione!

Giuseppe Monti
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Egregio Direttore, ancora una volta assistiamo all'ennesimo affronto perpetrato ai danni di un valorosissimo giornalista. Quanto accaduto, purtroppo, non mi stupisce ed una conferma della scarsa serietà dell'Italia. Dove rimane al suo posto pure l'esimio onorevole Alessandro Di Battista che, a parer mio, si è macchiato del reato di istigazione alla violenza di stampo islamico e, proprio per questo, in un paese normale, sarebbe stato rimosso all'istante. Ma tant'è questa è l'Italia!

Fabrizio Felisari
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Dopo averci tolto il crocefisso, il presepe, Gesù bambino, ora, con la collaborazione dell'Ordine dei giornalisti, voglio toglierci la libertà di esprimere le nostre idee (diverse dalle loro ovvio). Gli articoli di Oriana Fallaci sembrano scritti ieri. Possibile che non capiscano? Io sto con Magdi buona battaglia non sei solo.

Claudia Zeni
Piacenza

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Io sto con Magdi Allam in quanto giornalista e cittadino col sacrosanto diritto di esprimersi in libertà e non so con quale criterio venga inquisito. A Magdi Allam esprimo il mio sostegno che estendo anche alla Direzione e al Il Giornale tutto.

Nerio Fornasier
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Sono islamofobico, il correttore del mio smartphone è invece politicamente corretto, (c'ho messo un quarto d'ora a scrivere islamo... Etc.!). Sono anche razzista, si razzista contro tutti quelli che portano fette di salame sugli occhi, che fan finta di non vedere e non capire che la nostra cultura occidentale è in grave pericolo. Povera Italia, povera Europa, povero Occidente, aveva ragione la Fallaci, di questo passo tra qualche lustro comanderanno loro, e le varie sgallettate sinistre che li difendono porteranno il velo integrale e saranno loro schiave (magra consolazione!). E se saranno poi i vincitori, come temo, la storia la scriveranno loro, così che i nostri discendenti non sapranno nemmeno perché saranno costretti a coricarsi per terra col sedere all'in su rivolti verso la Mecca! Noi italiani di destra sappiamo bene cosa significa studiare su libri scritti dai vincitori.

Diego Tavella
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La vicenda di Magdi Cristiano Allam è sconcertante. Un grande giornalista come lui, che ha lottato tutta la vita per difendere i principi di libertà e di democrazia, che si è trasferito in un Paese “progredito” ed “evoluto” immaginando di poter condurre le sue battaglie di civiltà, si ritrova invece costretto a difendersi da accuse assurde. Ho letto l'editoriale di Ida Magli; nessuno meglio di lei poteva descrivere il contesto di arretramento culturale nel quale è sprofondato, non solo il nostro Paese, ma l'Occidente. Ho letto anche le argomentazioni esposte dal Presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino - che non mi hanno convinto. Anche io, come tanti italiani, sto con Magdi e col Giornale .

Avv. Angelo Cennamo
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Che bel vespaio ha sollevato il caro Cervi, affermando che potrebbero coesistere strade intitolate a Franco, Mussolini e Hitler con quelle intitolate a Marx, Stalin e Togliatti. Non vorrei che i «Soloni», che governano i giornalisti, sanzionassero. Non è impossibile. Visto che vogliono sanzionare Magdi Allam perché ha scritto e scrive il vero sull'islam. È proprio vero che l'ignoranza è guaribile, ma la stupidità è eterna. Con la mia solidarietà, auguri ad entrambi.

Bonifacio Impero
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Nella lettera che il Presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti ha inviato a il Giornale , c'è un periodo che recita: «Personalmente non mi sarei sentito oltraggiato ma anzi avrei colto la notizia non tanto come l'opportunità di rivendicare la possibilità di dire quel che penso, ma anche per argomentarne più approfonditamente le ragioni». Sono rimasto ammirato dalla prosa. Ma che significa? Che Allam oltre ad informare del Suo pensiero i lettori de il Giornale deve argomentarne più approfonditamente le ragioni anche all'Ordine nazionale dei giornalisti? Affermazione singolare...

Enzo Sansalone
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