Isis, casta e tasse: anche io, Fantozzi, non ne posso più

Paolo Villaggio ha inviato al Giornale una lettera scritta dal ragioniere più famoso d'Italia che quest'anno compie 40 anni

Isis, casta e tasse: anche io, Fantozzi, non ne posso più

Caro direttore di questo spettabile Giornale ,

sono il ragionier Ugo Fantozzi, che i miei amici, si fa per dire, mi chiamano Fantocci e i più perfidi Pupazzi.

Lei si domanderà perché ci scrivo e ce lo dico subito senza peli sulla lingua. L'altra sera, alla trattoria di mia preferenza «da Checco il porcaro», sotto casa, di cui ci consiglio di venirci a mangiare, e non si preoccupi per la spesa perché sarebbe mio ospite, ho sentito parlare un gruppo di evasori che si parlavano fitto fitto e ridacchiavano perché dicevano che il suo spettabile Giornale medesimo sarebbe uscito con degli scritti sugli evasori che sono in giro. Le confesso che ero indignato perché ridacchiavano, tanto loro non avevano paura anche se tutti erano indagati perché non pagano le tasse.

Ci confesso, dott. ing. lup. man., che ho finto indignazione e disprezzo ma in fondo li ho invidiati e non lo dica in giro, ma vorrei tanto essere al loro posto, perché le tasse a me le sottraggono dallo stipendio. Loro evadono e son ricchi, io invece non evado e negli ultimi anni sono diventato quasi povero. Io ho paura dei terroristi che ammazzano solo vecchi pensionati che fanno le crociere fuori stagione, mentre loro sfrecciano per le strade piene di buche con le auto blu, palette e sirene spiegate, e passano col rosso con arroganza. I politici ci consigliano di «non farci intimorire dai terroristi» però loro hanno le scorte, noi invece ci caghiamo sotto. E in più quando andiamo in crociera, se non ci fanno fuori, andiamo contro gli scogli.

Esimio direttore, io fingo di essere buono ma in realtà sono invidioso e cattivo.

La prego, lei che è potente, mi faccia indagare! Scriva che io sono indagato anche perché, data l'età, se i giudici ci credono mi mandano agli arresti domiciliari. Vede, ci faccio una confidenza finale: data la casa che c'ho, agli arresti domiciliari son condannato da sempre. Grazie. Scriva che sono un indagato così che faccio invidia a tutti i poveracci come me.

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