L'Italia nel forno africano: punte fino a 40°C, ecco quanto durerà

Ci attende almeno una settimana con temperature massime ben al di sopra delle medie e valori anche di 40°C: dove picchierà il caldo africano e cosa potrebbe accadere in seguito

L'Italia nel forno africano: punte fino a 40°C, ecco quanto durerà
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Il nostro Paese entra nella fase clou della prima vera ondata di caldo africano estiva che ha già fatto lievitare le temperature massime oltre i 30°C, ma non è niente rispetto a quanto ci aspetta nel corso del week-end e all'inizio della prossima settimana quando saranno raggiunti picchi fino a 38-40°C su alcune zone del nostro Paese.

Dove farà più caldo

L'anticiclone africano fa sul serio sia per intensità che per durata, basti pensare che nei prossimi giorni i valori termici saranno anche di 8-10°C superiori alle medie di questo periodo. La giornata di sabato 7 giugno vedrà caldo in aumento soprattutto sulle Isole Maggiori nelle cui zone interne si potranno toccare i picchi sopra descritti. Domenica 8 giugno sarà la Puglia una delle regioni più calde con le temperature in aumento fino a raggiungere 38°C. Anche le regioni settentrionali si "difenderanno" con valori over 30°C e picchi fino ai 35°C in Val Padana.

La durata dell'ondata di calore

L'apice di questa forte ondata di caldo, però, la raggiungeremo nella giornata di martedì 10 giugno quando l'anticiclone africano si espanderà maggiormente verso settentrione interessando più direttamente anche le grandi città del Nord con i valori che schizzeranno fin verso i 38-40°C. "Questa anomalia investirà anche l’Italia con uno scarto di +8/+9°C sulle medie e, da mercoledì 11 a domenica 15, si prevedono massime ben oltre i 37°C anche al Centro e ancora 40°C al Sud; anche al Nord raggiungeremo i 35°C con condizioni di afa diffuse", spiega Lorenzo Tedici de Ilmeteo.it. Come possiamo vedere, quindi, per almeno altri 7-8 giorni la situazione atmosferica non si sbloccherà e saremo come catapultati in pieno luglio o agosto.

Cosa sono le notti tropicali

Per quanto le temperature minime scenderanno in maniera anche notevole rispetto al giorno, molto spesso non riusciranno a portarsi al di sotto dei 20°C: è questo il valore indicato dagli esperti per classificare una notte come "tropicale". Da Nord a Sud d'Italia, sono già state numerose le località che hanno registrato minime più elevate e andrà così anche nei prossimi giorni. "L'aria diventerà stagnante e la scarsa ventilazione potrebbe portare ad un aumento delle concentrazioni di ozono nelle aree urbane, un ulteriore fattore di preoccupazione per la salute", spiegano gli esperti.

La situazione atmosferica potrebbe sbloccarsi intorno alla metà del mese quando aria fresca in

quota farebbe breccia sul Mediterraneo portando una notevole rinfrescata a tutte le regioni italiane ma si tratta soltanto, per adesso, di una tendenza a medio termine e saranno necessari nuovi e ulteriori aggiornamenti.

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