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Mamma Boschi: "Quante cattiverie ​contro mia figlia"

Se "la Boschi" non disdegna interviste anche a riviste patinate, "i Boschi" finora restano in un riserbo poco accessibile. Eppure...

Mamma Boschi: "Quante cattiverie ​contro mia figlia"

La figlia prima della classe (prototipo della secchiona), che dalla provincia trova posto negli studi legali più prestigiosi di Firenze, poi nei Cda delle municipalizzate, fino - sempre a velocità fotonica - alla poltrona di governo, subito da astro nascente (l'unico capace, si dice, di oscurare persino la supernova Renzi). Dietro «la Boschi», una famiglia che non vuole apparire, anche se nelle cronache ci finisce suo malgrado (il decreto sulle banche popolari e papà Boschi che fa il vicepresidente della popolare Banca Etruria, dove lavorava anche il fratello della ministra). Se «la Boschi» non disdegna interviste anche a riviste patinate, «i Boschi» finora restano in un riserbo poco accessibile. Eppure per capire la carriera fulminea di lady Boschi, è inevitabile guardare alla famiglia, al terreno di origine, all'aria respirata in casa. Cattolici, sia mamma che papà attivi nella politica locale, e tutti e due con lo stesso percorso, prima Dc poi Popolari poi Pd, corrente moderata, quella di Matteo Renzi per l'appunto (l'unica chance per un cattolico nella rossissima Toscana per sperare in una carriera politica fruttuosa, commentano i maligni). La madre, Stefania Agresti, fa la preside di una scuola di San Giovanni Valdarno (Arezzo), ma fino a pochi mesi fa era anche vicesindaco Pd di Laterina, il paese dove Pieraccioni ha girato diverse scene del suo Ciclone . «Poi ho scelto di non ricandidarmi più quando Maria Elena è diventata ministro, una decisione che molti hanno faticato a comprendere (tradotto: con la figlia alla ribalta nazionale mamma Boschi non avrebbe avuto problemi ad essere eletta sindaco, ndr ), diciamo che mi sono autorottamata per lasciare posto ai più giovani» racconta al Giornale mentre chiede cortesemente di non insistere per un'intervista perché la policy famigliare (condivisa con la figlia-ministro) è di rimanere dietro le quinte. Forse per non alimentare la già vasta letteratura, specie sui social, sulla giovane ministra, che per giunta oltre ad essere rampante è anche carina. Su questo la Agresti confessa un rammarico («Si leggono non solo tante cose imprecise sulla nostra famiglia ma anche cattiverie»). I Boschi sentono addosso la pressione. E non comparire non basta per restare al riparo. Per un premio legato a Expo vinto di ragazzi della sua scuola, la madre della Boschi è stata accusata - dai M5S - di favoritismo («Una cosa triste e offensiva per i bambini e i loro genitori»), mentre la vicenda del decreto sulle banche popolari e la speculazione scatenata sui titoli, in particolare proprio quello sulla Banca Etruria di papà Boschi, ha scatenato ogni genere di sospetti. Sui trader amici di Renzi, sulle fortune da ricambiare, sui legami di papà Boschi. Senza risparmiare sugli ingredienti da spy story. Massoneria, banche, la P2 di Licio Gelli...

Tutte cattiverie che oscurano, ma solo per un attimo, il bagliore dei successi per la figlia prima della classe.

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