"Oggi celebriamo il 75esimo anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione". In occasione della festività del 25 aprile, nell'impossibilità di organizzare le tradizionali cerimonie commemorative, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha diffuso un messaggio per ricordare e celebrare la ricorrenza.
"Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che vi ebbero parte, resistendo all'oppressione, rischiando per la libertà di tutti, significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore", ha affermato Mattarella. Valori che stanno testimoniando "coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus e quanti permettono il funzionamento di filiere produttive e di servizi essenziali", manifestando "uno spirito che onora la Repubblica".
Dopo la Liberazione è nata "una nuova Italia e il nostro popolo, a partire da una condizione di grande sofferenza ha saputo costruire il proprio futuro. Con tenacia, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale, l'Italia - ha ricordato Mattarella - ha superato ostacoli che sembravano insormontabili. Le energie positive che seppero sprigionarsi in quel momento portarono alla rinascita. Il popolo italiano riprese in mano il proprio destino". La dimostrazione di una "consapevolezza di un comune destino come una riserva etica, di straordinario valore civile e istituzionale", che si è manifestata "ogni volta che eventi dolorosi hanno messo alla prova la capacità e la volontà di ripresa dei nostri territori". Così come sta accadendo oggi.
Mattarella ha quindi invitato gli italiani a combattere tutti insieme contro il nemico invisibile, il coronavirus. "Cari concittadini, la nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite. Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a una azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale. A questa impresa siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore". Il Capo dello Stato, stringendosi attorno ai familiari delle vittime del Covid-19, ha chiesto coesione sociale e politica perché "nella nostra democrazia la dialettica e il contrasto delle opinioni non hanno mai, nei decenni, incrinato l'esigenza di unità del popolo italiano, divenuta essa stessa prerogativa della nostra identità".
"La ricostruzione - ha poi aggiunto Mattarella - cambiò il volto del nostro Paese e lo rese moderno, più giusto, conquistando rispetto e considerazione nel contesto internazionale, dotandosi di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista".
L'unità del popolo italiano è la chiave di volta per affrontare il virus e ripartire, così come lo fu dopo la Seconda guerra mondiale. "Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando. Viva l'Italia! Viva la Liberazione! Viva la Repubblica!"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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