Uno dei punti sui quali pentastellati e Carroccio hanno trovato un'intesa senza troppe difficoltà è il superamento della legge Fornero. Già nelle bozze si prevedeva l'«abolizione degli squilibri del sistema previdenziale introdotti» dalla riforma varata dal governo Monti nel 2011. E si stanziavano 5 miliardi di euro. L'obiettivo resta quello di quota 100, data dalla somma dell'età contributiva e quella anagrafica. Poi la pensione con il solo requisito contributivo, fissato a 41 anni, con ulteriori deroghe a favore dei lavori usuranti.
Farà discutere una delle possibili coperture individuate all'interno del sistema previdenziale, con il giro di vite sulle pensioni d'oro. Si tratta di un taglio agli assegni più alti. Misura che non riuscì nemmeno al ministro Fornero, ma che è abbastanza in linea con le idee del presidente dell'Inps Tito Boeri.
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