Roma - Al centro della politica italiana anche quando la malattia lo costringe a casa. Difficile vedere un uomo sofferente nelle foto che ritraggono Marco Pannella insieme ai leader politici che negli ultimi due giorni sono andati a trovarlo nel suo appartamento romano. Dopo Matteo Renzi e Roberto Giachetti, ieri è stata la volta di Silvio Berlusconi, accompagnato da Antonio Tajani e Gianni Letta. Un'ora di ricordi, scambi di idee sui temi di oggi (quasi esclusivamente politica estera) e reciproci attestati di stima. «Se in Italia c'è una personalità che ha sempre lottato e continua a lottare per la crescita civile, morale e politica del Paese, questa è Marco Pannella», ha commentato il presidente di Forza Italia che si è presentato a casa Pannella con un vassoio di dolci e due cravatte. «L'ho trovato bene, di aspetto rassicurante. È una persona che ha fatto 70 anni di battaglie politiche ed è probabilmente, anzi sicuramente, l'italiano che ha dato di più al suo paese dal punto di vista della dialettica politica, facendo battaglie su tutto ciò su cui gli sembrava giusto impegnarsi. Un grande personaggio a cui sono molto affezionato. Ci siamo detti che ci vedremo anche nei prossimi giorni», ha aggiunto Berlusconi. Durante l'incontro Berlusconi e Pannella hanno parlato del passato. Il sostegno dei Radicali al primo governo Berlusconi, la nomina di Emma Bonino a commissario europeo, sostenuta da Forza Italia e preferita a Giorgio Napolitano. Lo stesso presidente della Repubblica emerito ieri ha telefonato a Pannella. Poi la politica estera. «Abbiamo ripercorso tutti gli episodi di politica internazionale, dall'Iraq alla Libia, di cui lui era informatissimo. È stato un incontro anche molto piacevole come rivisitazione della storia recente in cui ci eravamo entrambi impegnati». Tra i punti di contatto, la giustizia. «Siamo stati e siamo accanto a lui in tante battaglie, la prima delle quali è per una giustizia giusta. Su altre siamo stati divisi, ma da sempre ci accomuna l'amore per la libertà e per la democrazia», rimarca l'ex capo del governo. Pannella ha parlato in abruzzese con il corregionale Letta. Con Tajani - anche lui amico di vecchia data - degli anni in cui il vicepresidente del Parlamento europeo era giornalista e seguiva anche i radicali. Berlusconi e Pannella hanno parlato dell'impegno dei giovani in politica, della fine dell'ultimo governo del centrodestra nel 2011. Del passato da giornalista di Pannella (negli anni Sessanta era corrispondente da Parigi per il Giorno) che lo esclude dai «politici di professione», categoria che negli ultimi giorni Berlusconi ha confermato di non apprezzare. Pannella ha regalato a Berlusconi dei libri. Gli account Twitter e Facebook di radio Radicale hanno rilanciato le foto dell'incontro. Sul tavolo dell'appartamento di Pannella, i regali e gli immancabili sigari aromatizzati che il leader radicale ha continuato a fumare per tutta la durata dell'incontro. Pannella lotta da mesi con due tumori. Non ha mai nascosto la sua malattia.
Da domenica non va nella sede del partito ed è subito iniziato un pellegrinaggio di amici e politici nella sua abitazione. Fatto privato che diventa evento politica. Non è la prima volta nella vita di Pannella. È uno dei pochi ai quali ancora riesce. AnS- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.