Abusi sulla figlia, cacciato dall'esercito

Violenze sulla 15enne. Il sottufficiale 45enne fermato sul posto di lavoro

Abusi sulla figlia, cacciato dall'esercito

Roma Abusa per 5 anni della figlia quindicenne. Militare arrestato per violenza continuata e aggravata su minore. L'uomo, sottufficiale dell'Esercito, l'avrebbe violentata senza che l'ex moglie, madre della vittima, se ne accorgesse. Approfittando dei fine settimana e delle vacanze, «Mi portava in una casa presa in affitto senza farsi scoprire da mamma» racconta la 15enne prima a un'insegnante, poi allo psicologo della Procura. «Questo succede da quando i miei si sono separati, da quando ho 10 anni» spiega.

Ci sono volute varie audizioni protette per capire bene cosa fosse accaduto fra quelle mura durante i fine settimana fra l'uomo, un graduato di 45 anni in servizio all'ospedale militare di Anzio, e la figlia adolescente. Soprattutto per essere certi che la ragazzina dicesse la verità. Quando l'hanno arrestato il maresciallo non ha potuto fare altro che lasciarsi ammanettare. «Non ha detto una sola parola» spiega a il Giornale il comandante dei vigili urbani Sergio Ierace che con i carabinieri ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare. «È rimasto muto a testa bassa». A firmare il provvedimento di cattura il gip del Tribunale di Velletri Ilaria Tarantino. Per i vertici della Difesa tolleranza zero.

Un'indagine difficile quella del sostituto procuratore Rita Caracuzzo con i servizi sociali che hanno seguito passo passo la triste vicenda. L'uomo è stato fermato sul posto di lavoro, in via Roma, davanti ai colleghi. «Il militare coinvolto - si legge in una nota dello Stato Maggiore - si è macchiato di un comportamento riprovevole, immorale e inaccettabile, ancor più aggravato per uomini e donne che indossano l'uniforme e rappresentano lo Stato». «L'Esercito - continua il comunicato - ha già avviato tutte le procedure per l'immediata sospensione del militare ed esprime la totale intransigenza nel contrastare tali inaccettabili condotte e la completa vicinanza alla ragazza. Tali soggetti non sono degni di indossare l'uniforme». Commenta, attraverso i social, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta: «La storia di una giovane - scrive il ministro - appena 16 anni. Il suo incubo, le violenze subite dal padre: un militare. È sconvolgente. È talmente brutale la notizia da non lasciare spazio alle parole. Voglio esprimere la mia vicinanza alla ragazza e stringerla in un grande abbraccio. Lo Stato Maggiore dell'Esercito provvederà quanto prima a prendere le opportune misure nei confronti del soldato arrestato. Un soggetto del genere non è degno di indossare l'uniforme».

La mamma della 15enne, interrogata a lungo in Procura, avrebbe riferito di non aver capito nulla del dramma vissuto dalla figlia e della sottomissione all'ex marito. «Non mi ha mai detto niente. Mai un cenno, un'allusione. Mi diceva che nel week-end con il padre era andato tutto bene». Secondo gli esperti a impedire di raccontare, spesso, è la convinzione di essere, almeno in parte, responsabili di quanto accaduto.

La ragazza, insomma, sopporta in silenzio per 5 lunghi anni le violenze del padre. Alla fine si confida con un'insegnante di liceo. Dalla segnalazione di questa all'apertura del fascicolo è un attimo. L'uomo è stato rinchiuso nel carcere di Velletri.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica