Roma È morto il cardinale Elio Sgreccia, tra i massimi esperti di bioetica e tra i più importanti punti di riferimento del mondo cattolico per le questioni sul tema della vita. Ironia della sorte, proprio oggi avrebbe compiuto 91 anni. Si è spento ieri, nella sua casa romana. A darne l'annuncio è stata la Pontificia Accademia per la Vita, di cui fu presidente dal 2005 al 2008. «Il cardinale Sgreccia è stato sempre protagonista e anima coraggiosa e sapiente della nostra istituzione dichiara la Pontifica Accademia per la Vita in una nota - sostenendo e promuovendo attività di studio e tutela della vita umana di fronte alle sfide della tecnica e dal progresso biomedico».
Uno dei suoi ultimi interventi fu sul caso del piccolo Charlie Gard. «Sembra che tutto abbia concorso a realizzare una sorta di accanimento tanatologico nei confronti del piccolo Charlie disse - una gara, da parte di giudici e medici, volta ad assicurare la soluzione più rapida possibile al suo caso, mettendo a tacere ogni rigurgito di speranza dei genitori, così come ogni spiraglio di luce sulla possibilità di successo di una terapia». Nel 2013, il cardinale utilizzò parole durissime contro l'eutanasia: «È un grave crimine contro la vita umana. Quella della dignità è solo una scusa: nessuno è padrone della sua vita, che non ci diamo da soli».
Nato nelle Marche il 6 giugno 1928, fu ordinato presbitero nel 1952 e dal 1974 fu assistente spirituale della Facoltà di Medicina e chirurgia all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Primo docente di Bioetica all'interno dello stesso Ateneo dal 1984, divenne professore ordinario nel 1990. Papa Giovanni Paolo II lo elesse vescovo nel 1992 mentre nel 2010 divenne cardinale grazie a Benedetto XVI.
La nipote, Palma Sgreccia, che lo ha assistito e seguito lo ricorda come «un uomo di fede, caratterizzato da grande sobrietà di vita, che ha sempre cercato di promuovere il bene di tutti. Guidato dall'ispirazione della fede e dalla forza della ragione, in ogni scelta e decisione».
Dopo la nascita della prima bimba in provetta, il Consiglio d'Europa costituì il primo «Comitato ad hoc di esperti sui problemi etici e giuridici della genetica umana»: Sgreccia seguì i lavori a nome della Santa Sede. Nel 1984, lavorando giorno e notte durante le vacanze estive, compone il celeberrimo «Manuale di Bioetica», opera che ha formato centinaia di bioeticisti in Italia e nel mondo.
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