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Colao ora esce di scena: grande gelo con Conte

Chiamato per aiutare il Paese nelle fasi di ripartenza, il team di esperti sembra essere già stato messo da parte. Il governo ha chiesto una relazione, e sono stati consegnati oltre 100 progetti, ma nel piano rilancio "non ci sarà nessun documento Colao"

Colao ora esce di scena: grande gelo con Conte

La task force a guida Vittorio Colao ha ormai le ore contate, lo si è capito dalle parole pronunciate da Giuseppe Conte durante la sua ultima conferenza stampa. Dopo aver gestito l'enorme crisi sanitaria scoppiata nel nostro Paese, il presidente del Consiglio intende restare saldamente fermo al suo posto ed occuparsi personalmente della "rinascita" dell'Italia. In questa fase, tuttavia, il team di esperti non è incluso.

Tutta l'attenzione di Conte è ora rivolta ai prossimi Stati generali, che si terranno a Villa Pamphili. Qui il premier vuole mettere a punto un piano per la vera ripartenza, occupando il ruolo di protagonista. Ed ecco che il lavoro della task force, istituita in fretta e furia in periodo di crisi, viene messo da parte.

"Abbiamo già una base di lavoro tecnico, della commissione Colao, che consegnerà in questi giorni i suoi lavori", ha detto Conte durante la conferenza, facendo già intuire il destino del comitato. "Non ci sarà nessun documento Colao dietro il piano di rilancio", ha poi fatto sapere palazzo Chigi, come riferito da "AdnKronos".

Una notizia che non deve aver fatto piacere al gruppo guidato da Colao, chiamato a suo tempo per "salvare" il Paese. Il rischio di una frattura è decisamente elevato.

Alla fine il contributo della task force sarà soltanto di natura accademica e consultiva, o almeno così sembra. Il documento, alla redazione del quale hanno partecipato gli esperti, è stato in ogni caso consegnato. Si trattaterebbe, secondo quanto riportato da "Il Messaggero" di una serie di numerose diapositive, nelle quali sono stati inseriti tutti gli interventi da applicare da oggi fino al 2022. Nel testo si parla in particolar modo di investimenti, studiati per rinnovare e rilanciare l'Italia. Grande attenzione al lavoro delle donne, e poi infrastrutture (si torna a parlare di ponte sullo Stretto) e tecnologia.

"Colao mi ha già anticipato alcuni progetti a cui ha lavorato, ha raccolto, nel confronto con tantissimi stakeholders, tantissime proposte", ha detto Giuseppe Conte in occasione dell'apertura dei lavori del digital talk. Le proposte verranno esaminate, e da queste verrà certamente tratta qualche idea, ma nulla di più. Si riparte da capo, dunque, e sarà l'esecutivo a scegliere le misure da applicare.

Dopo aver già messo da parte il comitato tecnico scientifico, altro gruppo di lavoro fortemente voluto dal governo, sembra perciò essere giunto il momento anche per la task force di Vittorio Colao. Del resto, secondo voci di corridoio, fra l'ex amministratore delegato di Vodafone ed il presidente del Consiglio non è mai scoccata la scintilla.

Giuseppe Conte desidera ricoprire il ruolo principale, e proprio per questo la figura di Colao viene forse vista come un pericolo.

Tempo addietro si era addirittura parlato della possibilità di vedere il capo della task force assurgere al ruolo di premier come successore dell'avvocato originario del foggiano.

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