Roma - Part-time agevolato? No grazie. In sostanza la maggioranza dei lavoratori ha risposto così alla proposta del governo rivolta a tutti coloro che avevano i requisiti per andare in pensione entro il 31 dicembre del 2018. Dal 2 giugno 2016, data di entrata in vigore del decreto che offriva il part-time agevolato le domande accolte dall'Inps sono state appena 200. Al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, non è rimasto che ammettere il clamoroso flop. «Le cose vanno sperimentate e quando, come in questo caso, non danno buoni risultati bisogna prenderne atto. Si utilizzeranno strumenti diversi», ha detto Poletti. Un buco nell'acqua che era giù stato previsto dal presidente dell'Inps, Tito Boeri, che nello scorso luglio aveva messo in guardia sugli «interventi estemporanei e parziali» con «costi amministrativi superiori alle somme erogate». Con il part-time agevolato si riceve ogni mese in busta paga una somma esentasse corrispondente ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro sulla retribuzione per l'orario non lavorato. Il contratto di part-time agevolato è vantaggioso per i lavoratori vicini alla pensione ma meno conveniente per le aziende che pagano una quota in più rispetto alle ore lavorate. Sul fronte lavoro intanto il governo sta mettendo a punto un decreto sul pubblico impiego per colpire l'assenteismo. Il decreto dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri entro un paio di settimane una volta messo a punto dal ministro Marianna Madia. Tra le misure allo studio una sorta di calendario ovvero una serie di date da bollino rosso quando si verifica un incremento esponenziale delle assenze. Proprio in queste date «calde» sarà più grave assentarsi. Il venerdì ed il lunedì ad esempio quando si scatenano le emicranie da week-end oppure in prossimità dei famigerati ponti che si allungano fino a una settimana grazie alla malattia. Nel mirino anche le date di lavoro più intenso quando ci sono scadenze fiscali. Si colpiranno tutti gli illeciti con sanzioni che possono arrivare al licenziamento.
Espulsione per le false attestazioni di presenza in servizio sia per chi si assenta in modo illegittimo sia per chi chiude un occhio di fronte alle misteriose «scomparse» degli impiegati. E i sindacati sono già sul piede di guerra. FA- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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