Può una rivoluzione essere lunga sette centimetri?
Può. Si chiama Samurai. E malgrado il nome solenne e guerriero è un innocuo stuzzicadenti, strumento quotidiano dall'uso sperabilmente discreto.
Se parliamo qui dell'umile scheggia di legno lavorato deputata a pulire la nostra bocca dagli ostinati resti di opulenti pasti è perché le cronache raccontano della morte avvenuta ieri, all'età di anni ottantasette, del suo inventore. Anzi, del suo reinventore. Si chiamava Enzo Lotti ed era il fondatore della Sisma, azienda mantovana tuttora leader nella produzione di stuzzicadenti di qualità. Anche di tanto altro, per la verità: dischetti struccanti, bastoncini per la pulizia delle orecchie, guanti e spugnette per le pulizie domestiche. Insomma, il signor Lotti alla cura della nostra persona e della nostra casa ci teneva eccome. Con quell'amore per le piccole cose fatte molto molto bene che è il motore di molte delle industrie. Per il business le dimensioni non sono importanti. E come diceva quel geniaccio di Gio Ponti, il talento si esprime tanto nel cucchiaio quanto nel grattacielo.
L'epopea degli stuzzicadenti mantovani era nata nel 1965, quando Lotti era un trentenne di belle speranze con una gran voglia di cavalcare il boom economico. Per Lotti il destino aveva la forma di uno stecchino. Leggenda vuole che in quell'anno di grazia e di prosperità Enzo e il fratello Giovanni, agenti di commercio in mille traffici occupati, conoscano un commerciante giapponese di legno, che ha bisogno di smerciare una partita di elegante legno di betulla dell'isola di Hokkaido, zona fredda e boscosa nell'estremo nord del Giappone. E che i due Lotti decidano di investire su quell'esotica materia prima decidendo di farne invece che sedie e armadi un uso apparentemente poco nobile ma assai utile: degli stuzzicadenti. Oggetti fino ad allora realizzati con il meno pregiato legno di pioppo ma che l'evocazione nipponica permise di ingentilire ispirandosi al design dei «tumayouji», bastoncini snelli e a forma di spada. Anche da qui l'idea del samurai.
I Lotti così resero meno volgare un oggetto che per sua natura non è sempre ben visto dagli amanti del galateo. Le operazioni di toilette orale improvvisate nei torpidi dopopranzo domenicale ebbero strumenti più nobili per essere esercitate. E questo sforzo fu premiato dal mercato. Gli stuzzicadenti con il guerriero giapponese sulla scatola divennero in breve leader del settore e prese a esportare in tutto il mondo. In breve la Sis (Società italiana spugne e stuzzicadenti) divenne Sisma Group e prese a produrre altri oggetti di uso quotidiano nei due stabilimenti di Valdaro e Villanova De Bellis, entrambi in provincia di Mantova. Oggi con il marchio Cotoneve si fanno bastoncini puliorecchie, dischetti struccanti di cotone e spugni e guanti per il corpo, oggetti praticamente sconosciuti in Italia quando Enzo e Giovanni decisero di proporli al mercato. Con il marchio Farmacotone si producono garze, cerotti, batuffoli di cotone e altri prodotti per le piccole medicazioni.
Con il marchio Logex si fanno guanti, spugnette, panni per le pulizie e sacchi per la spazzatura. Tutti oggetti semplici, che i Lotti però da decenni fanno quasi con amore, con materie di alta qualità e grande attenzione al design.Insomma, si fa presto a dire stuzzicadenti.
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