Addio a Sandro Mayer, maestro del gossip patinato

Direttore di «DiPiù», è stato inviato, scrittore, volto tv Era opinionista fisso dello show «Ballando con le stelle»

Laura Rio

Per lui non c'era differenza tra intervistare Belen o Indira Gandhi. Pensava ci volesse la stessa diligenza, la stessa passione, lo stesso impegno. Era così Sandro Mayer, re del gossip della carta stampata, del giornalismo stra-popolare, direttore di testate che hanno fatto della semplicità linguistica e contenutistica uno stile di giornalismo e di business. È stato infatti uno degli artefici del successo della casa editrice di Urbano Cairo che sulle notizie che le donne amano leggere dal parrucchiere ci ha costruito un impero. Era direttore (dal 2004) di DiPiù e poi di DiPiùTv, tra i settimanali più diffusi in Italia. Una vita passata a raccontare vip, amori, matrimoni, gravidanze, tradimenti e tanto, tanto Padre Pio. Leggerezza e religione. Ragazze discinte e credenze di massa. Ma, nella carriera precedente, era stato anche inviato speciale con interviste a Gheddafi, ai reali, a Reagan e poi responsabile di Novella 2000, Epoca e per vent'anni di Gente, prima di legarsi a Cairo. Fu lui l'autore dello scoop che portò al divorzio tra Stéphanie di Monaco e Daniel Ducruet, pubblicando su Gente ed Eva Tremila le foto del marito in atteggiamenti equivoci con una ballerina. E c'era anche il suo zampino, anche se l'autrice della scoperta fu Maria Venturi, nel servizio sul fratello minore di Claudia Cardinale, Patrick, che era in realtà suo figlio. Per evitare uno scandalo enorme, prima dello scoop, uscirono le foto di un finto matrimonio tra l'attrice e il produttore Franco Cristaldi. Poi un lungo elenco di articoli su cuori infranti e su dive che fingevano di infuriarsi per servizi che invece volevano eccome. Ma alle sue lettrici piaceva anche guardare Mayer in tv. Fece scalpore quando si presentò davanti al video con i capelli, lui ormai calvo, tutti lo presero in giro e lui spiegò che non si trattava di un parrucchino ma di un trattamento così costoso da aver aspettato anni prima di decidersi a farlo. Da anni era opinionista fisso di Ballando con le stelle, con le sue critiche pungenti, ironiche. Ci sarebbe tornato anche nella prossima edizione, da marzo. Molto legato a Milly Carlucci, ieri la conduttrice era sconvolta dalla notizia della morte. «Caro Sandro - ha twittato - sei stato il fratello saggio, un consigliere, un affettuoso, amorevole e prezioso compagno di viaggio e di vita. Non riesco a crederci. Mi hai spezzato il cuore. Il mio affetto e la mia stima per te non finiranno mai».

Ma non si deve pensare che Sandro fosse uomo dedito solo al gossip: come gli intellettuali che entrano nel cuore della gente e sanno dare loro quel che vogliono senza forme di snobismo, era un uomo di lettere, amante del teatro, autori di testi teatrali, di romanzi. L'anno scorso aveva dato alle stampe Storie da palcoscenico. Il teatro della vita secondo Sandro Mayer che raccoglie quattro commedie. Una di queste è dedicata a Padre Pio. Non particolarmente religioso, raccontò in varie interviste il suo incontro con il santo di Pietrelcina: «Fu lui ad apparirmi in una visione una notte, era incavolato nero perché non lo mettevo sul giornale, io nel sogno rispondevo che non lo mettevo perché non faceva vendere e lui di rimando tu mettimi e poi vediamo. Lo feci e il giornale andò a ruba». Da allora il santo campeggia sempre in qualche pagina.

In tanti ieri lo hanno ricordato con affetto. Pure l'immancabile vicepremier Matteo Salvini: «Si è sempre dimostrato corretto, preciso e rispettoso, in un mondo in cui queste doti sono ormai rare. Grazie di tutto amico mio».

Mara Venier ha pubblicato una foto di lei insieme al giornalista su Instagram. Maurizio Costanzo ha scritto: «Sono profondamente addolorato per la morte di Sandro Mayer. Tra noi c'era una lunga e solida amicizia». Tantissime le parole di affetto: su tutte quelle delle sue lettrici.

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