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Adesso i grillini scelgono di non sanzionare i 'ribelli'

I grillini non sanzioneranno i parlamentari ribelli contrari ad alcune scelte del governo. A dichiararlo è stato un membro del collegio dei probiviri

Adesso i grillini scelgono di non sanzionare i 'ribelli'

Niente sanzioni per i cosiddetti grillini ribelli. Non esistono neppure richieste inoltrate in tal senso. A svelarlo all'Adnkronos è stato Jacopo Berti, che è da poco stato inserito nel collegio dei probiviri del MoVimento 5 Stelle.

Tra i possibili coinvolti dalle sanzioni figuravano i nomi di Paola Nugnes, Elena Fattori, Gregorio De Falco e Matteo Mantero. Ma non dovrebbe accadere proprio nulla. Luigi Di Maio, qualche giorno fa, ha riunito i parlamentari con il fine di evitare qualunque fuga in avanti. Si era vociferato dell'esistenza di una vera e propria fronda, costituita da quasi dieci pentastellati poco inclini, per usare un eufemismo, ad assecondare le ultime posizioni assunte dal governo gialloverde, specie quelle relative al dl sicurezza e alla Tap.

Il summit organizzato dal ministro del Lavoro aveva fatto registrare pure delle assenze. Un'ipotesi giornalistica racconta di un gruppo di parlamentari disposto persino a mettere in crisi il governo. Dietro questo scenario ci sarebbero malumori provenienti dalla base elettorale. Ecco perché in giro si legge pure di possibili espulsioni. Matteo Salvini, qualche minuto fa, ha dichiarato che il problema sul dl sicurezza è costituito dalla possibile ostruzione del Partito Democratico e non dai ribelli grillini.

"No, è tutto tranquillo", ha svelato Berti all'agenzia citata. Ma i parlamentari in questione voteranno o no le misure del governo? Se la contrarietà di quei nominativi venisse confermata, la maggioranza finirebbe su pendenze pericolose. Specie se i ribelli fossero più di quattro.

La sensazione è che per comprendere l'entità di questa "corrente", per usare un termine improprio, bisognerà attendere le votazioni in Parlamento.

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